Volley, intervista a Emanuele Monduzzi, nuovo presidente del Comitato di Ravenna: "Rigenerare l’entusiasmo: ecco tutte le mie proposte"
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Marco Ortolani
Il Comitato Provinciale Pallavolo di Ravenna ha scelto il suo nuovo presidente: sarà l’imprenditore e (ex?) beacher Emanuele Monduzzi, che subentrerà all’avvocato Mauro Masotti.
Masotti, quali le soddisfazioni maggiori del suo mandato appena concluso? «Il primo obiettivo era il mantenimento del Comitato ed è stato raggiunto, perché siamo riusciti a fermare l’emorragia di società che poteva portarci ad una fusione con qualche realtà vicina. Inoltre - prosegue Masotti - il Comitato ha celebrato il centenario della prima partita di volley in Italia (a Marina di Ravenna nel 1918, ndr) con una serie di eventi di vario genere che hanno coinvolto soprattutto i giovanissimi: dal VolleyInsieme con Lucchetta al ricordo di Bovolenta e Sergio Guerra, ai tornei giovanili di beach. E per il sitting volley ho avuto il piacere di lavorare con Federico Blanc, che ha dato un grande impulso a questa disciplina. C’erano tante iniziative ancora in cantiere, soprattutto per coinvolgere le scuole, ma il Covid ha fermato tutto. Ora sarà il nuovo Consiglio a dover ripartire, appena sarà possibile».
Ed Emanuele Monduzzi raccoglie il testimone: «Il compito sarà rigenerare l’entusiasmo per questo sport, anche attraverso gli eventi. Ho partecipato personalmente all’allestimento a Pinarella, nel 2019, di una tappa del World Tour: sono situazioni che possono determinare l’accendersi di una passione di un giovanissimo per il nostro sport. Ma penso anche alla disputa di partite giovanili prima delle gare di Superlega, per far assaporare ad un ragazzino l’atmosfera di un grande palasport e, al contempo, per conquistare nuovi sostenitori per la squadra di vertice». «Poi - riprende Monduzzi, che sarà appoggiato dai consiglieri Albonetti, Federici, Melandri e Valeri - dovremo mettere mano alla comunicazione social: molte società fanno già qualcosa e qualcuna produce le dirette streaming delle partite. Si potrebbero raccogliere tutti questi contributi in un unico spazio». Il nuovo presidente prende fiato e ricomincia: «Ma sarà determinante ripartire forte appena ci sarà la possibilità di proporre i nostri eventi per intercettare il consenso e creare quell’onda virtuosa che parte dai giovani praticanti o tifosi, che poi attirano l’attenzione degli sponsor, l’impegno dei volontari e tutti gli altri elementi che servono al volley per crescere».
E il suo beach? «E’ una disciplina che funziona bene in televisione e si avvantaggia della distribuzione planetaria dei giocatori migliori, che vengono da molte nazioni. A Ravenna ci sono stati tanti campioni, l’ultimo è stato il mio amico Giorgio Zauli che è arrivato fra i migliori italiani; forse è il momento di scovarne qualche altro, magari fra i meno motivati alla pratica indoor…».