Volley donne, c'è la serie A1 nel futuro di Sara Panetoni: "A Firenze per Mencarelli, dovrò ripagare la sua fiducia"
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Sandro Camerani
La piccola Sara è diventata grande, ma costellando comunque la sua crescita fisica ed atletica con una serie di medaglie e soddisfazioni che l’hanno fatta entrare di diritto nell’elite del volley femminile italiano. Adesso Sara Panetoni, lughese-doc, classe 2000, ha scelto di vestire nel campionato che verrà la maglia dell’ambizioso Bisonte Firenze. Pigmalione di Sara ed artefice del trasferimento è stato coach Marco Mencarelli, con il quale il libero romagnolo vinse il Mondiale Under 18.
LUI LA CONOSCEVA BENE
«Coach Mencarelli mi conosce bene - racconta Sara -, sono contenta mi abbia voluto a Firenze perché potrò cimentarmi con la massima serie probabilmente da titolare, per la prima volta». Nel curriculum di Sara, infatti, la serie A1 è già entrata, ma nel Club Italia del 2018-2019 l’atleta lughese ricopriva il ruolo di secondo libero, mentre nella stagione terminata per cause di forza maggiore a marzo era titolare, ma in A2, sempre con la casacca azzurrina.
«Se togliamo i due anni a Milano per rientrare nel Club Italia, Firenze sarà la prima destinazione diversa da Ravenna nella mia carriera. Dopo il settore giovanile con la Teodora, infatti, nel 2016-2017 passai alla neonata Olimpia Cmc conquistando la promozione in A2, poi in città restò solo una squadra e nella Teodora in A2 feci il secondo libero (decisione tuttora cervellotica e incomprensibile, ndr), prima di decidere di andare via per sposare la causa del Club Italia. Adesso c’è questa nuova avventura, che ovviamente non vedo l’ora di iniziare anche se al momento le incognite sulla ripresa dell’attività non mancano».
FILOTTO AZZURRO
Adesso Sara, per motivi di età, è diventata una senior, ma ha fatto comunque in tempo a collezionare medaglie di lusso nelle più importanti manifestazioni riservate al volley giovanile. «Con l’Italia Under 18 ho vinto il Mondiale nell’estate 2017, subito dopo la promozione conquistata con l’Olimpia in A2. Un anno dopo invece ho vinto un altro oro, questa volta con la nazionale Under 19 ai campionati Europei, ricevendo anche il premio come miglior libero della manifestazione.
Nel 2019, infine, ancora Mondiali ma con la rappresentativa azzurra Under 20 e medaglia questa volta d’argento. Da molti anni a questa parte, quindi, sia per motivi di età che soprattutto di emergenza sanitaria, quella in arrivo sarà la prima estate senza impegni azzurri».
L’augurio naturalmente è che possa essere l’ultima, perché dopo lo sbarco in A1 a Firenze le doti di Sara saranno ancora di più sotto gli occhi di coach Mazzanti, un altro che ad inizio carriera passò da Ravenna ed iniziò a spiccare quel volo che poi l’ha fatto finire sulla panchina azzurra.