Volley, domenica a Modena comincia la seconda fase: "Consar, tra un mese avremo le idee chiare"

Marco Ortolani
La Consar Ravenna torna in campo domenica prossima a Modena per un’ultima fase che mette in palio il platonico quinto posto in classifica e, soprattutto, il pass per la partecipazione alla prossima Challenge Cup. Vi partecipano, a classifica azzerata, le 8 squadre che non si sono qualificate per le semifinali playoff. Disputeranno un girone all’italiana con partite di sola andata che qualificherà 4 squadre per le semifinali e la finale, in programma a partire dal 22 aprile. Prima di concentrarsi sul campo, Marco Bonitta si sofferma sulle premesse di questa post season: «Questa società - esordisce il direttore generale e allenatore giallorosso - si è già qualificata due volte per la Challenge Cup e, in un’occasione, la ha anche vinta; anche per questo la qualificazione di quest’anno non è uno specifico obiettivo. Utilizzerò queste occasioni per lavorare ulteriormente sui giocatori, verificarne il grado di crescita e di competitività a livello di Superlega».
Giocherete senza Erik Loeppky, una discreta perdita: «Sì, abbiamo liberato Erik che potrà preparare i Giochi Olimpici con il suo Canada. Rimane l’ottimo ricordo di questo ragazzo molto serio, riservato, sorretto anche da una solida fede religiosa e dalla famiglia già formata, nonostante la giovane età, che lo ha aiutato a superare più facilmente di altri le difficoltà di questo anno di limitazioni. Con il suo rendimento costante era il punto di equilibrio della squadra».
Nei playoff se la giocheranno Perugia, Trento, Civitanova e la sorprendente Monza, che ha strappato una storica qualificazione: «Tutte hanno avuto difficoltà nel corso della stagione. A parte Monza, che già ha vinto meritatamente il suo scudetto arrivando fino a questo punto, Trento sembra nel momento migliore; Perugia è capace di resurrezioni improvvise dai momenti più difficili; Civitanova è nelle incertezze per le positività di alcuni suoi giocatori. Scommetterei su Trento, ma non più di un euro». 
E Ravenna? «Dopo la scorsa stagione in cui, alla sospensione eravamo sesti con la concreta possibilità di chiudere quinti, abbiamo centrato ancora l’obiettivo salvezza giocando forse la pallavolo più piacevole insieme a quelle di Vibo e Milano, proponendo con successo schemi, traiettorie d’attacco, posizionamenti a muro che erano stati un po’ abbandonati a favore di un volley più standardizzato». Della prossima stagione ne avete già parlato? «Impossibile in questo clima di incertezza. Sono sicuro che, fra un mese, avremo tutti gli elementi per fare le nostre scelte di mercato e le altre azioni necessarie per essere di nuovo pronti».