Volley A2, Teodora, Messaggero e Porto Robur: quando a Ravenna la stagione termina ai playoff

Marco Ortolani
I playoff sono un’invenzione americana che sbarcò in Italia negli Anni Settanta, recepita prima dal basket, poi dal volley, poi da tutti gli altri sport a qualsiasi livello, con la sola eccezione della Serie A di calcio, unica a rimanere ancorata al girone unico e a non sentire, per ora, la necessità di «drogare» l’interesse con super-partite nel finale di stagione che rimettano in discussione i valori fin lì maturati. 

IL PASSATO
L’Olimpia Teodora vinse i suoi primi tre scudetti (1981-1983) con girone unico e gli altri otto dopo i playoff. Per lo scudetto del 1983 la parità dopo il round robin rese comunque necessaria una gara supplementare contro la «mitica» Nelsen Reggio Emilia. Le grandi emozioni di quel match di Bologna furono probabilmente l’ultima conferma che mettere «il pepe sulla coda» della stagione era la scelta giusta che, peraltro, nessuno ha mai più messo in discussione. In campo maschile ovviamente girone unico per gli scudetti della Robur dei primordi e playoff per il Messaggero ferruzziano del 1991. Ci vollero i playout (sfide miste fra squadre di A1 e A2) per passare dalla A2 alla A1 nel 1988 (gara decisiva a Roma); playoff per il Ravenna di Beccari per passare dalla B1 alla A2 nel 2008 (finale contro il Bastia Perugia), mentre per il ritorno in A1 del 2011 con Babini in panchina fu sufficiente la prima posizione nel round robin, sottratta al Padova, a due giornate dalla fine, nello storico scontro diretto in terra veneta. Negli 11 campionati di A1/Superlega, Ravenna vanta solo due partecipazioni ai playoff. Nel 2015 (doppio 1-3 contro Modena) e nel 2018 (esaltante sfida contro la formidabile Sir Perugia portata fino a gara3). Nel 2020 la qualificazione era ormai certa, ma la stagione venne annullata anzitempo per il Covid. L’Olimpia Teodora, in tempi recenti, ha disputato 5 campionati di A2 (dopo promozione ai playoff di B1 sia dell’Olimpia che della Teodora, che poi procedettero a fusione), qualificandosi ai playoff due volte, ma senza centrare la promozione (eliminazioni rispettivamente al primo e al secondo turno). 

IL PRESENTE 
La Consar Rcm (che nell’ultima, ininfluente, giornata ha perso a Porto Viro per 3-2, sprecando 3 matchball sul 14-11 del quinto set) affronterà la Tonno Callipo di Vibo Valentia, la squadra più forte del torneo, dotata di una struttura fatta per la categoria superiore che, in questa stagione, ha perso solo 5 partite. Orduna, Buchegger e Candellaro, soprattutto, sono giocatori che con la A2 c’entrano poco. Ma la Bonitta-band sembra «gradire» l’avversario, che è stato impegnato per 5 set all’andata in Calabria e sonoramente battuto poche settimane fa, al Costa, al termine di una partita perfetta, la più esaltante della stagione. Per la società del presidente Rossi un bilancio sportivo fin qui ottimo: 12 vittorie e 14 sconfitte nelle 26 gare disputate, salvezza conquistata con anticipo con una squadra giovanissima dimostratasi all’altezza della A2. E mancano l’attesissimo esito del campionato nazionale Juniores e questo «zuccherino» dei playoff. Si partirà domenica 16 da Vibo, poi ritorno a Ravenna mercoledì 19 e nuovo attraversamento della Penisola per l’eventuale bella del 23.