Volley A2, le nuove strategie della Consar Ravenna: Bonitta «part-time» e addio ai gioiellini
![volley-a2-le-nuove-strategie-della-consar-ravenna-bonitta-part-time-e-addio-ai-gioiellini](/inc/scripts/crop.php?img=https://backoffice3.titanka.com/verticalizzazioni/4897/254/upload/1714481165_ss39conferenza.jpg&w=420&h=248)
Marco Ortolani
«I progetti sono triennali finché durano». Parafrasando l’immenso Massimo Troisi, la Consar fronteggia la conclusione, priva del lieto fine sperato, dell’ambizioso progetto di rientro nel volley dei grandi, imperniato sulla guida tecnica di Marco Bonitta e su una covata di fortissimi giovani cresciuti nel vivaio. «Sono stati troppo bravi», ha detto sostanzialmente Bonitta nell’attesissima conferenza stampa seguita all’uscita dalla semifinale playoff dopo aver combattuto fino all’ultimo pallone di gara-3 contro il forte Grottazzolina che ha tremato, ma poi è riuscito a far sua la promozione, superando facilmente Siena in finale. I gioielli della Consar - Alessandro Bovolenta, Mattia Orioli e Filippo Mancini - sono finiti nei taccuini degli osservatori di Superlega e le sirene della massima serie (per «Ale» anche quelle della Nazionale, con vista sui Giochi Olimpici di Parigi) li richiamano lontano. Anche lo stesso Bonitta se ne andrà lontano: direzione America (probabilmente Austin), coinvolto nel progetto di Kiraly di creare una Superlega femminile a stelle e strisce a cui era ben difficile dire di no. Ma Bonitta rimarrà al timone della società, per concludere il suo programma triennale. Prima di andarsene, a settembre, seguirà il mercato (sembra in arrivo il formidabile 2008 Manuel Zlatanov, figlio di Hristo) e ha già selezionato chi lo sostituirà in panchina. La scelta è caduta sul 34enne calabrese Antonio Valentini, già primo allenatore a Vibo e con un curriculum da secondo sulle migliori panchine italiane, compresa quella della Nazionale. Si tratta di un «bonittiano» di stretta osservanza, che lavorerà in coordinamento con il suo vecchio head coach (di cui fu il vice nel 2020/2021) che conserverà il ruolo di direttore sportivo e lo «zampino decisivo» sulle scelte di strategia sportiva della prima squadra e del vivaio. «Un gruppo di giovani come quello che avevamo non appare tutti gli anni - ammette Bonitta - ed è impossibile sperare di lottare per il vertice anche per il prossimo anno. Ma potremmo essere ancora competitivi per un posto nei playoff». La squadra sarà in mano al palleggio del campano Nino Russo, confermato come Goi e, forse, Bartolucci e Mengozzi. Potrebbero restare anche Grottoli, Feri e Arasomwan e Bonitta sta facendo tentativi per confermare anche il greco Raptis, decisamente un lusso in questa categoria.
Si giocherà ancora al Pala De Andrè, perché i lavori del nuovo palasport sono ripresi, ma il tempo di consegna è stato rinviato, per l’ennesima volta, alla prossima stagione. Nel finale di stagione spazio ad una Coppa Italia affrontata con energie, organico e motivazioni minime (la prima gara si è giocata il 1° maggio a Pordenone) e soprattutto alla Junior League, nella quale il giovane gruppo di Ravenna affidato a Francesco Mollo (senza Bovolenta, ma con Mancini e Orioli) potrebbe centrare un ottimo risultato.