Volley A2, la Consar vuole difendere il quarto posto per giocare gara-1 a Ravenna

Marco Ortolani
La Consar svolge bene l’ultimo compito casalingo di regular season, sistemando il Castellana con un buon 3-1, ma la grinta del Prata Pordenone porta i friulani al colpaccio interno contro Cuneo (3-0, con due set ai vantaggi). A questo punto conosciamo i nomi delle sette squadre qualificate ai playoff: Grottazzolina, Siena, Cuneo, Ravenna, Pordenone, Brescia, Porto Viro, nell’ordine attuale di classifica. Ma solo la prima è certa della propria posizione (che consente l’esenzione dal primo turno), mentre alcuni aggiustamenti sono possibili per tutte le altre posizioni. Ravenna oscilla fra una teorica terza (se vince domenica sul campo del già salvo Pineto e Cuneo perde in casa con Cantù), l’attuale quarta e una ancora possibile quinta, se Pordenone farà contro Porto Viro un risultato migliore di quello di Goi e compagni. In ogni caso la Consar tornerà in campo giovedì 28 marzo per il primo turno dei quarti di finale playoff. Si giocherà a Ravenna, in caso di terza o quarta posizione, oppure a Pordenone, in caso di quinta piazza. Rivincita a campi invertiti nel lunedì pasquale (1 aprile) ed eventuale «bella» il mercoledì successivo, ancora sul campo della meglio classificata.
Da questo primo turno usciranno vincitrici 3 squadre che, unitamente al Grottazzolina già qualificato, disputeranno semifinali e finali, sempre al meglio dei tre incontri. Uno solo, come noto, il pass per la Superlega, che da quando si chiama così, sottolinea il suo carattere di club esclusivo in cui si entra solo con garanzie tecnico-societarie particolarmente affidabili. Ulteriore coda di post season per le perdenti dei quarti di finale che andranno ad accoppiarsi con le non qualificate ai playoff per il primo turno eliminatorio di Coppa Italia A2 (con final four l’11 e 12 maggio a Cuneo). I ragazzi di Bonitta sembrano giunti al «dunque» della stagione in buone condizioni di organico (tutti disponibili) e di condizione atletica.
Nelle ultime due uscite il coach ha schierato la stessa formazione, senza fare cambi, nemmeno quelli situazionali, che portavano, ad esempio, Feri a giocare una fase di battuta e difesa in luogo di un centrale. Sorprende la scelta di Nino Russo in regia con il «panchinamento» di Mancini. Un cambio di gerarchie? «No - assicura Bonitta - ho colto l’occasione di un piccolo problema di Mancini al ginocchio per vedere all’opera Russo. Le ultime partite di regular season hanno già il sapore dei playoff perché abbiamo dovuto e dovremo ancora fare assolutamente risultato, se vogliamo difendere la nostra posizione e avere il vantaggio del fattore campo nel primo turno». Più stabilizzata la posizione in sestetto di Benavidez (in luogo di Falardeau) e mai in dubbio quelle di Bovolenta, Orioli, Goi e Bartolucci.