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Marco Ortolani
Quattro giornate al termine del campionato di Serie A2: guida Prata di Pordenone (che ha faticato fino al quinto set contro Cuneo) con un punto di vantaggio su Brescia (travolta per 3-0 ad Aversa e scavalcata in classifica) e due sulla Consar Ravenna (arrivata a risolvere la pratica-Pineto solo al fotofinish). Quindi tre concorrenti per il primo posto, ma nessuna capace di dominare e nessuna al top della forma. Anzi. Ma vediamo i calendari e gli scenari di questo ultimo mese. Pordenone riceve Aci Castello (i siciliani erano i favoriti ad inizio stagione, ma il loro campionato è stato opaco), poi va ad Aversa (trasferta terribile sul campo della squadra più in forma per distacco del campionato), infine Macerata e Fano, due squadre che non dovrebbero avere più obiettivi di classifica. Brescia se la vedrà con Macerata, Pineto, Porto Viro e Cantù, quattro impegni «morbidi» con squadre di centro e bassa classifica per quello che oggi appare il cammino più agevole. La Consar, dal canto suo, comincia da impegnative trasferte sui campi di un Cuneo ancora motivato e di Cantù, poi Aci Castello in casa e Macerata in trasferta. Sulla carta la conquista del primo posto (che esenta dai quarti di finale playoff) è un’impresa, sia per il calendario, sia perché la discontinua Consar delle ultime uscite non dà più garanzie di continuità nei risultati positivi. Nella conferenza del dopo-Pineto (vittoria agguantata solo grazie ad una fiammata al servizio di Copelli nei momenti caldi del tie-break) Alessio Tallone e lo stesso Riccardo Copelli sfoderano le loro brillanti eloquenze per ammettere che qualche problema di tenuta agonistica, di condizione fisica e di armonia del gruppo in effetti c’è. I due atleti mugugnano anche verso un fattore campo che in molte piazze è influente e che a Ravenna manca: «Nei momenti difficili sembra di stare a Wimbledon», mugugna uno di loro a microfoni spenti. L’imponenza del De Andrè induce ad una fruizione elegante e compassata, mentre la giovane truppa di Valentini non disdegnerebbe affatto qualche urlo in più, soprattutto nei momenti di difficoltà. Tallone è perentorio: «Ci manca qualcosa per completare il nostro percorso». Un percorso per arrivare dove? Tallone non si fa fregare: «Più avanti possibile». Il «Valentini-furioso» (letteralmente fuori di sé durante il match contro gli abruzzesi) recupera la calma nel dopopartita. Precisa che Ekstrand è stato liberato precipitosamente (direzione Maaseik, Belgio) a soli due giorni dalla trasferta a Brescia da affrontare con Guzzo acciaccato, solo per chiusure improrogabili delle finestre di mercato. E che la società si sta muovendo per tesserare un nuovo straniero, soprattutto in chiave playoff. La Consar ha dimostrato nel primo set contro Pineto di avere una punta di rendimento che può valere la promozione. Nel secondo di poter giocare bene. Nel terzo, nel quarto e nel quinto di poter cadere in un buco ma, proprio alla fine del quinto, di avere assi nella manica importanti (il servizio, la difesa). Con un nuovo straniero nel motore il percorso può avere il traguardo che Ravenna sogna da 4 anni.
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