Volley A2, la Consar Ravenna continua a crescere ma si sente ancora troppo sola

Marco Ortolani
Gianni Brera, il più grande giornalista sportivo italiano del Novecento, definiva «classiche» le partite fra squadre che avessero vinto lo scudetto. Il campionato di volley di A2 ne annovera una sola, quella fra Ravenna e Cuneo che, sia all’andata che nel ritorno di domenica scorsa al De Andrè, è stata appannaggio dei piemontesi. Era una specie di «attacco al potere» per la giovane banda di Bonitta. Un sondaggio per verificare se la squadra fosse già competitiva per un ritorno in Superlega anticipato rispetto al programma triennale che si era ipotizzato. Ma la candidatura è stata respinta, o quantomeno rimandata. Le vecchie volpi di Cuneo (con la vitamina del 24enne mvp danese Jensen) hanno stretto i denti nel primo set, quando il gioco al centro ravennate sembrava poter compensare le incertezze dei laterali, e hanno fatto la voce grossa negli altri due, giocando alto, grintoso e pulito, lasciando briciole di punteggio agli avversari e togliendo qualche certezza maturata nelle precedenti cinque partite, vinte d’un fiato. Per tenere testa al tostissimo Cuneo occorreva far funzionare tutto al meglio: invece Bovolenta era appannato dai postumi dell’influenza, Benavides ha sbagliato molto, la battuta si è fatta notare più per gli errori che per le difficoltà create e il muro è stato mandato troppe volte a spasso dall’inossidabile Sottile. Niente di compromesso, beninteso, anche perché la formula del torneo (nessuna promozione diretta, una sola dopo playoff) rimanda a primavera tutti i verdetti. Bisogna incassare il pugno e ritrovare subito convinzione, a partire dalla trasferta a Cantù, posticipata a martedì 16 con inizio in orario anomalo, alle 19, per consentire gentilmente un rientro ad orario più comodo al pullman ravennate. Una nota negativa va spesa per un’affluenza di pubblico non congrua alle aspettative: appena 1.100 presenze con il «disturbo» della partita di basket in contemporanea al Costa (peccato non aver potuto sfalsare gli orari), ma con la spinta di un match di cartello, di una squadra di casa in lunga serie positiva e di un clima post-festivo che sembrava favorire la domenica da passare nella luce festosa di un palasport, al riparo dalla pioggia. Le ambizioni di Superlega e quelle di riempire adeguatamente la nuova super-struttura che va nascendo (ma che pare sarà pronta solo nel 2025, una vera Torre di Babele…) necessitano di una città più presente che faccia da volano a qualche investitore incuriosito che vada ad aggiungersi agli attuali. In chiusura ricordiamo che sabato ripartono i campionati di B. In B1 femminile si gioca Mosaico-Pavia (al Costa ore 18); in B maschile Falconara-PietroPezzi; per la B2femminile Filottrano-Mosaico, Fermo-Cervia, Massa-Rimini (alla Melandri alle 17.30) e Pesaro-Olimpia Teodora.