Volley A2, l'analisi di Bonitta verso il debutto a Ravenna: «Consar, una sconfitta bugiarda: con Cantù sistemiamo i dettagli»
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Marco Ortolani
Per l’esordio interno nel campionato di A2 i tifosi della Consar devono prendere nota di un cambio di data (si gioca sabato anziché alla domenica), di orario (fischio di inizio alle 19, anziché nell’orario canonico delle 18) e di impianto (la gara sarà ospitata dal Costa, rinviando di due settimane l’atteso ritorno al Pala De Andrè, impegnato in questi giorni con l’Omc). La Consar arriva all’appuntamento con zero punti, avendo saltato (per rispetto al riposo di Alessandro Bovolenta dopo gli impegni della nazionale) la gara d’esordio contro Porto Viro e avendo perso domenica scorsa sul campo di Cuneo con uno 0-3 che nasconde la sostanza di una partita equilibrata, decisa solo dagli episodi nei finali di set: una ricostruzione sballata che poteva portare al 24-24 nel primo set e ben sette setball sciupati nel terzo, con gli avversari che hanno chiuso alla quarta occasione buona. Solo otto i punti complessivi di scarto fra i due team e ampi i tratti di gara in cui i ravennati sono stati in vantaggio. «Abbiamo approcciato bene la partita, l’abbiamo tenuta alla pari contro una squadra forte. Sono mancati i dettagli. Lucidità e precisione in alcuni momenti decisivi che sono costati carissimi e che si possono migliorare solo giocando», ha spiegato Bonini. Incerta la prestazione del canadese Evan Falardeau che, più dei compagni, ha sofferto l’impatto dell’esordio. «Ha passato un’estate ad allenarsi con la Nazionale e ha fatto la preparazione con noi, ma ha giocato pochissime partite vere e certi ritmi si apprendono solo stando in campo con la pressione del pubblico e del risultato». Ben centrato, invece, Bovolenta. «Alessandro è in ottime condizioni fisiche - rassicura Bonitta - anche se può essere comprensibilmente un po’ stanco mentalmente. In tre set è riuscito a ricavare comunque i suoi 20 punti (19/32 con 1 muro, ndr), confermandosi affidabile». La Consar si è schierata con il sestetto atteso con le diagonali Mancini-Bovolenta, Mengozzi-Bartolucci e Orioli-Falardeau (avvicendato per un ampio tratto da Panciocco) con brevi innesti di Russo al servizio. Prima di salire a Cuneo, la Consar ha presentato le divise per questa stagione: a Cuneo si è giocato in «total white», mentre per le partite in casa si alterneranno una maglia blu e una maglia gialla; quest’ultima costituisce un unicum per la pallavolo maschile e ha un solo precedente in quella femminile, usata dalla Teodora nei primi anni del proprio ciclo vincente. In entrambi i casi il colore della squadra ravennate resta una variabile che va dall’azzurro-blu della Robur al biancorosso degli Anni Settanta, al bianco-blu della gestione-Brusi, poi ritornato al biancorosso con il Messaggero, fino ai cambi cromatici del periodo PortoRoburCosta.