Volley A2 donne, la Teodora ha scoperto la geografia del campionato: si parte il 10 ottobre a Macerata, ci sono le due Isole

La pallavolo prova a strutturare la stagione 2021/2022 con un grande auspicio di normalità, a partire dal ritorno del pubblico e dall’eliminazione dell’obbligo dei tamponi settimanali. Le normative italiane sono ancora intrise di precauzioni «virali» (capienze limitate, mascherine per il pubblico, green pass per le atlete), ma ci si augura che, sull’esempio di quanto sta accadendo in vari altri Paesi europei, queste possano venir progressivamente eliminate. La serie A2 femminile, dopo vari e serrati confronti fra le società, ha definito la formula: si partirà ancora con due gironi da 11 squadre, poi sfida fra le due vincitrici di ciascun girone (con una promozione in palio) quindi playoff per le migliori 7 piazzate in ciascun girone (altra promozione in palio) e playout fra le ultime 4 di ciascun girone per evitare le 3 retrocessioni. Laboriosa la creazione dei gironi: scartate le classiche formule Nord-Sud (il girone settentrionale sarebbe stato molto più qualitativo e squadre come Ravenna sarebbero finite nel girone Sud con vantaggi sportivi ma incalcolabili costi e difficoltà di trasferta) ed Est-Ovest, che avrebbe tenuto assieme le 4 squadre siciliane, squilibrando, anche in questo caso, le trasferte delle squadre del Nord di quel girone rispetto all’altro. Criteri, quindi, casuali o quasi. L’Olimpia Teodora esordirà a Macerata, città delle giocatrici Rocchi e Pomili, il 10 ottobre. Primo impegno interno il 17 ottobre, con l’ormai classico derby con San Giovanni in Marignano per la supremazia romagnola. Il «menu» si completa con due squadre lombarde (le quotatissime Busto Arsizio e Brescia, la squadra dell’ex Morello), una abruzzese (la neopromossa Altino), una emiliana (Sassuolo), due delle quattro siciliane (Marsala e la neopromossa Aragona) e la sarda (Olbia). Giocherà nell’altro girone Grigolo (a Martignacco), mentre Guidi sarà in A1 a Casalmaggiore. Previsti due turni infrasettimanali (uno in casa contro Busto Arsizio e uno, con scomodità da bollino rosso, in trasferta ad Aragona) e due domeniche di riposo (12 dicembre e 2 gennaio), da aggiungersi ai due riposi dovuti al numero dispari di squadre (14 novembre e 6 febbraio, alla settima giornata di andata e di ritorno), collocazione da preferirsi allo stucchevole «riposo» della scorsa stagione, collocato alla prima giornata quando, almeno nel girone di andata, non ve ne era sicuramente una necessità stringente. (ma.or.)