Volley A2 donne, la Teodora e un’andata sull’altalena: «Nel ritorno dovremo cambiare passo»
![volley-a2-donne-la-teodora-e-unandata-sullaltalena-nel-ritorno-dovremo-cambiare-passo](/inc/scripts/crop.php?img=https://backoffice3.titanka.com/verticalizzazioni/4897/254/upload/1638889687_ss45teodora.jpg&w=420&h=248)
Marco Ortolani
Con un galoppo di qualità nell’ultimo impegno (3-0 in 65 minuti al modestissimo Altino di Julia Kavalenka, testimonianza che 22 squadre in A2 sono decisamente troppe) l’Olimpia Teodora ha chiuso all’ottavo posto il girone di andata. Troppo poco per qualificarsi alla Coppa di Lega (accedevano le prime sei) e troppo poco anche per accedere ai playoff (parteciperanno le prime sette) e scacciare ogni eventuale rischio di lotta per non retrocedere. La classifica è molto compatta. La prima (San Giovanni in Marignano) ha già perso 3 volte su 10, le altre sono tutte in scia.
In coda 3 squadre sembrano fuori dai giochi playoff: Aragona, Sant’Elia e Altino, 18mila abitanti in tre, per una A2 femminile installata frequentemente in micro-località, tendenza non particolarmente utile al movimento che si trarrebbe giovamento dall’interesse di piazze più grandi, a prescindere dalla simpatia che si può provare per piccole realtà così orgogliose. Il bilancio di Ravenna è di 5 vittorie e 5 sconfitte, queste ultime collocate in avvio (Macerata e San Giovanni) e tre consecutive al centro (Busto, Brescia, Sassuolo).
In un campionato così equilibrato tutto ci può stare, specialmente se giustificato da qualche assenza patita nel momento cruciale. Ritrovando una maggiore continuità la classifica è ancora scalabile, visti i valori messi in mostra da Rocchi e compagne nelle uscite più convincenti: «C’è differenza fra allenamenti sempre intensi e di qualità e prestazioni discontinue in partita», osserva il presidente Delorenzi. «Le potenzialità della squadra si sono viste varie volte - rinforza il concetto il ds Weersing - per cui bisogna lavorare per perfezionare gli automatismi e conquistare una classifica migliore».
«Abbiamo visto tutte le squadre del girone - commenta la centrale Torcolacci dopo una prestazione personale maiuscola contro Altino - e siamo fiduciose in un girone di ritorno in cui recuperare le distanze».
Domenica prossima turno di riposo per consentire alle qualificate di giocare la prima fase di Coppa di Lega («peccato non esserci - osserva Delorenzi - perché avremmo bisogno soprattutto di fare molta attività e molte partite per trovare la giusta confidenza con il campo»).
Si ripartirà domenica 19 affrontando Macerata, terza in classifica. All’andata fu una sconfitta netta. Ora può essere un test importante per ritrovare nuove ambizioni.