Volley A2 donne, il tris di Bendandi sulla panchina della Teodora: «L’ambiente giusto per me»

Marco Ortolani
Il volley ravennate, in un mare di incertezze, ora conosce quantomeno i volti e i nomi dei due condottieri che prenderanno posto in panchina nella prossima stagione. I ragazzi, come ufficializzato dal Porto Robur Costa la scorsa settimana, saranno guidati da «Zanini il duro», sergente di ferro mantovano con il pallino della preparazione fisica. Le ragazze della Teodora saranno per il terzo anno affidate all’enfant du pays Simone Bendandi, erede di nobile stirpe (il padre Aldo fu un campionissimo fra gli Anni ’60 e gli ’80, prima di dedicarsi alla panchina), cresciuto curando proprio il vivaio dell’Olimpia e arrivato in fretta agli staff di A1 e della Nazionale azzurra, prima di essere ricondotto da Bottaro al suo primo ruolo di head coach, nella sua Ravenna. 

AVANTI INSIEME
L’annuncio si è fatto attendere oltre il previsto, poiché Bendandi inizialmente si è fatto tentare da qualche offerta al piano superiore, cioè in A1. Ma la prosecuzione dell’avventura sportiva nella sua città ha finito con il soddisfarlo, come spiega lui stesso: «Ho sempre percepito il desiderio di continuare a costruire a Ravenna, sulle basi di quanto abbiamo fatto negli ultimi due campionati (due qualificazioni playoff di cui la prima non concretizzata causa Covid, ndr); la garanzia che ho chiesto è quella di mantenere lo staff che mi ha permesso di crescere e lavorare in sicurezza». Il riferimento è al direttore tecnico Mauro Fresa, alla nuova diesse Henriette Weersing (comunque vicina alla squadra anche nelle stagioni scorse, pur priva di incarichi formali) fino al responsabile delle giovanili Delgado, che incrementerà la propria influenza sulla prima squadra, essendo prevista la promozione di almeno una delle Under 19 che hanno sfiorato la Final Four regionale e un utilizzo frequente di altre giovani da aggregare agli allenamenti e alla panchina, con ingressi in campo occasionali, sulla scia di quanto accaduto nella fase finale dello scorso campionato. Avete già parlato di obiettivi da raggiungere? «Ovviamente no - riconosce Bendandi - perché il primo passo sarà quello di allestire la squadra, che ha diverse caselle vuote da riempire. Dal mio ritiro con la Nazionale seguo il lavoro di Fresa e Weersing che mi aggiornano puntualmente. Ho fiducia nelle loro conoscenze». Si era parlato di un suo possibile inserimento sulla panchina della Consar maschile: «Ho letto qualcosa anch’io, ma l’ho considerato del gossip pallavolistico. Ritengo che il volley femminile sia l’ambiente dove ho maturato le mie esperienze professionali e, per ora, è a questo settore che voglio dare il mio contributo. Peraltro - conclude Bendandi - con la società maschile c’era una normale frequentazione anche prima di questa idea di consorzio e gli scambi di conoscenze erano comunque numerosi, frequentando la stessa struttura di allenamento».

LA SQUADRA
Il mosaico targato Olimpia Teodora ha, al momento, poche tessere a posto: confermate il libero maceratese Rocchi (quarto anno a Ravenna, garantirà la solita affidabilità in ricezione) e la «millennial» di Urbania Torcolacci (sesta stagione, ormai una veterana) e la toscana Guasti; valigie per Piva e Morello (A1 a Trento e Brescia dopo l’esordio in Nazionale), Grigolo (a Talmassons in A2) e per la capitana Guidi, sacrificata per la politica di ringiovanimento e di spending review oltre che per un non ottimale rapporto con il coach. Out anche Assirelli (scelte personali) e le giovani Monaco e Poggi, che cercherà spazio altrove dopo le massicce dosi di panchina dell’ultima stagione. In entrata è stata ufficializzata la nuova palleggiatrice Natasha Spinello, classe 1998, ex Sassuolo. Da Macerata potrebbe giungere la schiacciatrice Valentina Pomili; molte le opzioni per lo spot straniero, fra le quali la possibile conferma della statunitense Fricano.