Volley A2, Consar rimandata al debutto: incognita Costa e pochi tifosi a Ravenna

Marco Ortolani
Un palazzetto affascinante che mancava da tanti anni, un’atmosfera particolare, il debutto in A2 dopo 11 anni di assenza e tanto altro. Ecco le nostre pagelle dopo la prima giornata della Consar.

PALACOSTA VOTO 4
Pur avendo ospitato la A2 fino allo scorso anno, il vetusto impianto si è reso conto che la pratica maschile è diversa. L’aggiunta di spazi a fondo campo destinati alla stampa e alla logistica ha ridotto al minimo la rincorsa dei battitori (3 falli di piede); il soffitto (anch’esso al minimo regolamentare) ha fermato ben sette spettacolari azioni difensive.

SFRATTI VOTO 8
Una squadra di 5 operai ha lavorato il sabato per l’allestimento (costringendo allo sfratto la Pietro Pezzi e il Mosaico, che hanno giocato alla Mattioli). Rodate le procedure per i prossimi impegni saranno sufficienti 3 ore al mattino per il montaggio e 1 per lo smontaggio. Non sarà più necessario lavorare al sabato, lasciando la struttura libera per le gare di serie B. Problema risolto.

PUBBLICO VOTO 5
Solo 580 paganti, grazie anche alla delegazione toscana. Pur affezionati ed entusiasti sono troppo pochi per la tradizione di Ravenna e per la sostenibilità di un progetto di A2 che deve far leva su una città più coinvolta. Troppa gente ha tolto il volley dalla agenda, senza digerire il declassamento in A2. E troppa gente ha mutuato in questi due anni una fobia non più giustificabile per i luoghi affollati. L’operazione-recupero di questi soggetti è affidata ai risultati e alla simpatia della nuova Consar.

CONSAR #1 VOTO 4
«Ibernati». Bonitta se ne esce così. La sua squadra ha messo un primo piede timido e confuso in A2, categoria d’esordio di quasi tutti i componenti della rosa. Per due set è stato un susseguirsi di errori e debolezze, quando ci si aspettava baldanza e sfrontatezza.

CONSAR #2 VOTO 8
Quando la deriva sembrava irreversibile è giunto lo sblocco. La squadra ha cominciato a menare la battuta, a gestire meglio gli attacchi, a sfidare con personalità avversari più esperti e strutturati per la categoria. Ha vinto in bellezza il terzo set e ha perso il quarto solo per episodi: un’ingenuità in difesa e due sanguinose interpretazioni arbitrali del videocheck che, al tempo ruspante dei gloriosi «Vigili» avrebbero costretto i fischietti ad… un supplemento di permanenza negli spogliatoi dopopartita.

BOVOLENTA VOTI 4 e 8
Ha seguito fedelmente l’andamento della squadra. Airone impacciato nei primi due set (1 su 11 in attacco), albatros imprendibile negli altri due, dove ha segnato i suoi restanti 17 punti. Bonitta non ha tremato: «L’ho lasciato in campo perché sapevo che prima o poi si sarebbe acceso». Il pubblico lo ha seguito nel suo esordio in A2 con un affetto speciale e incancellabile. Tre bande: anche qui coach Bonitta è chiaro: «Gli schiacciatori Pinali, Orioli e Pol partono alla pari. Li ho alternati nella partita d’esordio e lo farò spesso anche in seguito. Hanno caratteristiche complementari, devo trovare l’alchimia più funzionale. Loro lo sanno e devono essere sempre pronti». Due impegni. Domenica i ravennati sfidano sul loro terreno il Castellana Grotte che, nella gara d’esordio, ha faticato per vincere 3-2 a Grottazzolina. Poi infrasettimanale contro Bergamo (vittorioso 3-0 a Cantù all’esordio).