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Tornano a grande richiesta, al Mic di Faenza, le visite guidate gratuite (incluse nel prezzo del biglietto) a «Picasso, La sfida della ceramica», la mostra curata da Salvador Haro e Harald Theil con la collaborazione di Claudia Casali. L’esposizione è la terza in assoluto dedicata al lavoro ceramico del genio spagnolo e rimarrà allestita al Mic fino al 13 aprile. Con l’ausilio di una guida, ogni venerdì fino al 10 aprile, alle 17.30, sarà possibile ammirare i 50 pezzi unici provenienti dalle collezioni del Musée National Picasso-Paris a confronto con i tesori della collezione del Mic, fonti d’ispirazione del maestro. Picasso si interessò alla ceramica grazie a Paul Gauguin nei primi anni del 1900, ma iniziò a lavorarla solo nel dopoguerra a Vallauris. «Si mise di fronte alla tecnica ceramica come un torero nell’arena» sono le testimonianze, in qualche modo suffragate poi dalla realizzazione di oltre 3000 pezzi unici di ceramica. Il suo avvicinamento alla ceramica non fu infatti improvvisato come testimoniano i diversi disegni preparatori e la sua fonte di ispirazione fu la ceramica antica delle grandi civiltà del Mediterraneo. Una sezione speciale della mostra è dedicata al rapporto tra Picasso e Faenza, con i pezzi originali conservati al Mic grazie al tramite di Tullio Mazzotti di Albisola, di Gio Ponti e dei coniugi Ramié.
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