Vendemmia 2022, le indicazioni di Zama (Assoenologi Romagna): «La qualità ripagherà il calo produttivo»
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Riccardo Isola - «Al di là delle dichiarazioni fatte in modo forse prematuro nei mesi precedenti all’inizio della vendemmia, oggi, a giochi quasi fatti o comunque in corso, e intendo a seguito della raccolta delle uve e del conferimento delle stesse in cantina, io mi sento di confermare invece come anche la vendemmia 2022 potrà riservare piacevoli sorprese. Non sarei quindi per nulla pessimista ma prudentemente ottimista nel confermare come la qualità che avremo in bottiglia al termine di questa vendemmia saprà regalare importanti risultati». Il presidente di Assoenologi Romagna e vice-presidente nazionale Pierluigi Zama fotografa così la stagione di vendemmia 2022. Sicuramente «una raccolta e una produzione che ha visto attraversare un fase molto complicata in vigna, come quella della perdurante siccità e di temperature molto elevate, ma che nella fase finale qualche inversione l’ha registrata. Oggi la conoscenza e la tecnologia può in molti ambiti aiutare nel riequilibrio delle situazione problematiche che si generano prima dell’arrivo in cantina. Dai nostri dati comunque possiamo dire che in Romagna un calo in quantità lo si registrerà sia in ambito di pianura che di collina, seppur con percentuali differenti legate alla possibilità di avere approvvigionamento idrico continuo e costante, ma dall’altra abbiamo una fotografia dlla salute delle uve che possiamo definire molto molto buona. Il nostro ruolo - conclude Zama - è proprio quello. Saper interpretare e riportare in equilibrio in cantina le variabili costanti che clima, meteo e processo naturale di maturazione delle uve incontrano in ogni stagione. Tecnica, sapienza, costanza che posso tranquillamente dire aiuteranno, come sempre, anche per questo 2022, ad avere vini che sapranno rappresentare al meglio il territorio dal quale provengono».