Vaccini, nel Ravennate la campagna accelera ma resta l’incognita delle dosi

Romagna | 12 Febbraio 2021 Cronaca
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Sono giorni caldissimi per l’organizzazione della campagna vaccinale anti-Covid, che apre ora agli emiliano-romagnoli dagli 80 anni in su: si tratta, da Bologna a Rimini, di 370mila persone. Nelle loro buchette stanno arrivando le lettere del presidente della Regione Stefano Bonaccini che li invita a prenotarsi a partire dal 15 febbraio o dal primo marzo, a seconda dell’anno di nascita. Da metà mese potranno prenotarsi i nati nel 1936 o negli anni precedenti mentre da marzo sarà la volta delle persone nate dal 1937 al 1941 compresi. 

LA PRENOTAZIONE
Per avere una data, bisogna andare agli sportelli dei Centri unici di Prenotazione (Cup) o in farmacia. In alternativa, si può contattare il Cuptel (800 002255) oppure si può prenotare online attraverso il Fascicolo sanitario elettronico, l’App ER Salute, il CupWeb (www.cupweb.it). Per prenotarsi non serve la prescrizione medica: bastano i dati anagrafici o, in alternativa, il codice fiscale. Da Bologna assicurano che le somministrazioni partiranno già dal 16 anche se nel Ravennate, per quanto siano state individuati gli otto punto vaccinali (Pala De Andrè, Case della salute di Cervia, Russi e San Pietro in Vincoli, Fiera di Faenza, Casa della salute di Castel Bolognese, centro sociale «Il Tondo» di Lugo e Palazzo Marini di Alfonsine) l’inizio della fase 2 potrebbe slittare di qualche giorno e non essere a regime, almeno per la prima settimana, tutti i giorni. 

INCOGNITA DOSI
Le incognite ancora presenti sono anche legate alla consegna delle dosi, che come è noto in questi mesi hanno subito ritardi. Quelle che arrivano, inoltre, vengono utilizzate per concludere la fase 1 della campagna, quella dedicata a operatori sanitari e sociosanitari e personale ed ospiti delle residenze per anziani, e per vaccinare gli anziani ultra 80enni in assistenza domiciliare (operazione già in corso). Le prime forniture di AstraZeneca arrivate il 9 febbraio serviranno invece a vaccinare la popolazione sana dai 18 ai 55 anni, con priorità per personale scolastico e universitario docente e non, forze dell’ordine, servizi essenziali per la comunità. Non a caso da Bologna fanno sapere che la campagna avrà un programma flessibile basato sulla quantità dei vaccini forniti settimanalmente dalle case farmaceutiche (Pfizer Biontech, Moderna, AstraZeneca, J&J). Se tutto dovesse andare per il meglio, ha spiegato il presidente della Regione Stefano Bonaccini, entro l’estate saranno vaccinati tutti i cittadini con più di 16 anni.

CATEGORIE VULNERABILI
Nella fase 2 in procinto di iniziare, il Governo in Conferenza Stato-Regioni ha poi aggiornato il Piano nazionale per la vaccinazione inserendo sei categorie che verranno vaccinate prioritariamente nella seconda fase. La prima sarà quella dei soggetti «estremamente vulnerabili» per particolari patologie, indipendentemente dall’età. Si tratta di malattie respiratorie, cardiocircolatorie, condizioni neurologiche e disabilità, diabete ed endocrinopatie severe, fibrosi cistica, patologia renale, malattie autoimmuni, malattie epatiche e cerebrovascolari, patologia oncologica, sindrome di Down, trapianto di organo solido, grave obesità. Seguiranno le persone tra i 75 e i 79 anni, quelle tra i 70 e i 74 anni, quelle con particolare rischio clinico dai 16 ai 69 anni, quelle tra i 55 e i 69 anni senza condizioni che aumentano il rischio clinico, infine quelle tra 18 e 54 anni senza aumentato rischio clinico. 

LE VARIANTI
Nel frattempo in regione è partito no studio per capire la presenza della cosiddetta variante inglese, ma anche per rintracciare l’eventuale presenza di altre varianti sul territorio regionale. A condurlo, su mandato dell’Istituto Superiore di Sanità che ha avviato l’indagine a livello nazionale, sono i laboratori di Pievesestina (Fc), Parma, Bologna (Policlinico Sant’Orsola) e Modena, in collaborazione con la Regione e i Dipartimenti di Sanità pubblica delle Aziende sanitarie territoriali. Sono 213 i tamponi positivi selezionati, sui quali è in corso l’analisi. 54 sono di cittadini della Romagna. I risultati sono attesi metà mese. (s.manz.)
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