Riccardo Isola - «Entro il 2023 dovrebbe trovare attivazione il nuovo, strategico e tanto atteso (se ne parlava già nel 2000, ndr), potabilizzatore che servirà i comuni di Solarolo, Castel Bolognese e una buona parte di quella di Riolo Terme». Così il sindaco di Solarolo, Stefano Briccolani, inquadra l’evoluzione dei lavori che, appunto entro almeno un paio d’anni, serviranno per rendere operativa questa struttura di servizio ai territori di questa parte della Romagan faentina. «Di fatto - aggiunge Bricvcolani - gli interventi divisi in lotti permetteranno di potenziare il potabilizzatore già esistente a Bubano (praticamente verrà raddoppiato, ndr) e quindi la messa a dimora di quella fitta rete di tubazioni che serviranno i comuni. Si tratta di uninvestimento che oltre a rendere più sicuro e controllato l’approvvigionamento - prosegue il primo cittadino solarolese - porterà nelle case dei cittadini e nelle strutture a uso sportivo, scolastico e di qualsiasi altro ambito acqua più dolce (da 54/57°F a 22/24°F, ndr), meno carica di calcare e di quindi anche di sali che oggi, visto che il sistema vigente prevede l’utilizzo di acqua di falda in mix con quella d’impianto, creano problemi a causa delle incrostazioni e alterazioni del gusto stesso dell’acqua». I lavori sono realizzati in capo al Con.Ami e prevedono un investimento complessivo di oltre 23 milioni di euro con un finanziamento di circa 3 milioni provenienti del Ministero. «Per quanto riguarda l’iter - spiega il sindaco di Castel Bolognese, Luca Della Godenza - entro quest’anno di fatto dovrebbe essere reso esecutivo il progetto per i lavori di messa a dimora della condotta. Da qui - aggiunge - una volta dato il via al cantiere serviranno almeno un paio di anni di tempo per poter finalemnte trovare la quadra a questo tanto atteso investimento per il territorio. Un intervento striutturale che che garantirà un approvvigionamento idrico significativo in quanto i laghetti di superficie di Bubano e Mordano sono anche alimentati dal Cer e che ci consentirà di dismettere i pozzi nel nostro comune con conseguente miglioramento della qualità dell’acqua»