Unione faentina, anche nei comuni minori emerge qualche problematica soprattutto sull'abbandono dei rifiuti
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Riccardo Isola - Partiamo dal presupposto che le statistiche ufficiali, quando ci saranno, delle performance della raccolta differenziata nel territorio faentino saranno, per il 2023, completamente sballate. Decine e decine di migliaia di tonnellate di rifiuti, infatti, sono stati raccolti e stoccati, a seguito della doppia alluvione che ha colpito la pianura e delle frane che hanno colpito la collina in maggio, in modo emergenziale. Molto di questo materiale era infatti impossibile da differenziare in modo sistematico ed efficiente. Al di là di questo il 2023 è stato il primo anno in cui tutti e sei i Comuni del territorio faentino hanno utilizzato i nuovi metodi di raccolta: porta a porta integrale, porta a porta misto, isole ecologiche stradali. Fatta la premessa a distanza di diversi mesi la situazione sembra essere tornata alla «normalità». A Castel Bolognese il sindaco Luca Della Godenza conferma infatti come «tolto i due mesi adiacenti al disastro noi siamo ripartiti praticamente subito con il nostro sistema di porta a porta integrale. Stiamo vedendo che le cose funzionano e – aggiunge – salvo qualche caso di abbandono e conferimento assolutamente fuori controllo, in alcuni casi anche sanzionato, non registriamo particolari disservizi e problematiche». Anche a Solarolo il ritorno al porta a porta «è recente. Sono alcune settimane – spiega il sindaco Stefano Briccolani – che abbiamo tolto gli ultimi cassonetti in giro per il paese. Rimangono però ancora alcuni e reiterati abbandoni, anche se siamo anche noi coperti da telecamere, e qualche accorgimento sugli atteggiamenti quotidiani del conferimento». In collina, a casola Valsenio e Riolo Terme la situazione è più o meno simile alle realtà di pianura. «Purtroppo rimangono ancora evidenti e in essere - spiegano dai Comuni - gli abbandoni fuori dai cassonetti che ancora si verificano». Più pessimista è invece il commento del sindaco di brisighella. Per Massimiliano pederzoli, infatti, «il porta a porta non funziona e quindi a Brisighella ci troviamo ad avere gente dai comuni vicini che viene a scaricare. nei nostri cassonetti. Abbiamo addirittura pizzicato e verbalizzato, grazie alle telecamenre installate, persone da Villa Vezzano che portano i sacchi nei nostri contenitori». (r.iso.)