Un Natale d’assaporare in delivery anche se in lockdown

Romagna | 24 Dicembre 2020 Le vie del gusto
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Riccardo Isola - Queste festività, dal punto di vista gastronomico, avranno un sapore sicuramente diverso. Non per quanto riguarda l’approccio meramente culinario, bensì per l’aspetto legato alla socialità della tavola che per i ristoranti, purtroppo, non potrà verificarsi viste le forti limitazioni del Dpcm Natale del 18 dicembre scorso. Anche alla luce di questo, oltre uno tra tanti  che ha deciso di fare passo è Mattia Borroni (Alexander di Ravenna) che per l’occasione commenta anche con un po’ di sarcasmo: «dopo vent’anni almeno risucirò a passare il Natale in famiglia. A parte questo, è una scelta che abbiamo preso perchè il delivery e l’asporto non erano nelle nostre corde, non ci convincevano da un punto di vista generale oltre che finanziario. per cui passiamo». Non ci sarà così possibilità di vivere un’esperienza seduti nel proprio locale del cuore ma non tutto è perduto. 
Lo attesta lo chef Mirko Rocca de La Locanda di Bagnara. «Per Natale avevamo il locale pieno. Purtroppo le nuove imposizioni non ci permetteranno di soddisfare le esigenze dei clienti dal punto di vista della presenza in sala ma abbiamo comunque optato sull’asporto. Di fatto la nostra proposta per Natale ma anche per il cenone di Capodanno si potrà tranquillamente assaggiare direttamente a casa. Per aiutare i clienti ad assemblare i piatti le preparazioni sono pronte all’uso e daremo in più facili istruzioni per la realizzazione domestica. Ognuno dovrà solo riscaldare le portate e servirle a tavola». Per quanto riguarda il menù «sarà un mix di tradizione e rivisitazione nostra. Partiamo da uno sformatino di zucca per attraversare due primi composto da passatelli e gocce d’oro per arrivare a una portata di lombo e un dolce di pasticcio di panettone». 
Anche nell’Appennino la situazione non cambia. Alla Locanda del Cardello, Claudio Veroli ripiega sulla consegna a casa del proprio menù. «Abbiamo fatto di buon viso cattivo gioco - afferma - puntando sulla consegna ai clienti dei paesi vicini (Casola e Riolo). La nostra offerta, che porteremo a casa in due momenti attorno a mezzogiorno, prevede una box divisa in freddi da cuocere e caldi solo da riscaldare. In più per agevolare i clienti tramite telefono inviamo il tutorial con le istruzioni per assemblare e prepararsi a casa il pranzo natalizio. Nello specifico partiamo da un crema di mais tartufo e fossa per arrivare allo sformatino porri e pancetta, un crostino lardo e mandorle arrivando ai primi composti dai tortellini (si dovranno cuocere a casa, ndr), lasagnetta al forno radicchio, carciofi, crudo, coniglio in porchetta salsiccia e castagne su ristretto di brulè, vitello a bassa temperatura purea di patate profumata al rosmarino fino ad arrivare alla frolla con crema al torrone e cioccolato bianco tartare d’arancio». 
A Ravenna Ca’ del Pino, in cui in cucina supervisiona il già due stelle Michelin, Marco Cavallucci il Natale «è in famiglia proponendo il nostro menu con i piatti più tradizionali, quelli che vengono ancora tramandati, quelli che ci riportano all’infanzia e ci ricordano con quanto amore e cura si preparava un abbondante pranzo di Natale». Ecco così che dopo un cestino di pasta fillo con petto d’oca affumicato, cavolo viola e pecorino stagionato si passerà al tradizionale cappelletto in brodo e crespella gratinata con vellutata al tartufo. Come secondo l’immancabile Mora romagnola. Per i dolci: bonet di ricotta e mandorle tostate con crema al cioccolato e rhum e panettone. Inoltre è possibile anche un menù dedicato ai più piccoli.
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