Uisp Faenza-Imola, intervista al presidente Battilani: "Rinforzeremo l’attività e siamo a disposizione per la campagna vaccinale"
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L’ultimo appuntamento della nostra inchiesta è con il comitato Imola-Faenza della Uisp che, nell’elezione del 14 dicembre scorso, all’insegna della continuità ha deciso di proseguire con la rielezione di Dino Battilani, confermato presidente dopo essere subentrato a metà del precedente mandato.
1. «Ci occupiamo di tantissime attività sportive praticate sul territorio: arti marziali, pallavolo, pallacanestro, danza, pattinaggio… solo per citarne alcune. In particolare, il settore ciclistico e podistico viene gestito in sinergia con il comitato territoriale Ravenna-Lugo col quale siamo vicini a livello geografico e molto collaborativi. Inoltre, tutti gli anni, per riunire le nostre società, organizziamo una festa denominata Santo Stefano dei ragazzi (il 26 dicembre, ndr) nel palazzetto dello sport di Imola. Quest’anno, purtroppo, è stata naturalmente annullata».
2. «Il nostro comitato deriva dalla fusione di quello presente a Imola e a Faenza. Perciò, la nostra azione si svolge sul territorio di Faenza, Imola e Castel San Pietro Terme. A livello anagrafico parlo sempre di 0-100. È chiaro che per il tesseramento Uisp serve un’età minima: ad esempio, per l’attività in acqua dei bimbi, sono i genitori ad essere tesserati. Il nostro obiettivo è però quello di ricoprire tutte le fasce anagrafiche senza alcuna distinzione perché, come dice il nostro nome, lo sport è per tutti».
3. «Il 2020 è stato un anno terribile e ci sono state tantissime difficoltà per noi, società e soci. Dovevamo cambiare e siamo cambiati. Ci siamo accorti che, in questa situazione terribile, serviva prendere il poco di positivo che veniva come la possibilità di poter parlare riunendosi insieme in pochissimo tempo e a distanza. Ci ha costretto a trovare una forza diversa, nuovi stimoli per resistere a questa pandemia che ci sta distruggendo psicologicamente, fisicamente ed emotivamente».
4. «Rispetto alle circa 120 società affiliate nel 2019, noi ne abbiamo perse (non ancora iscritte, ndr) una ventina. Sono in difficoltà e perciò in attesa di capire meglio la situazione. Non è però un numero così elevato considerando che il calo nazionale si attesta attorno al 50%. Per quanto riguarda i soci, invece, abbiamo avuto una diminuzione di circa il 40% che, questa volta, rispecchia il trend nazionale».
5. «Noi siamo riusciti a barcamenarci provando a gestire al meglio la situazione nonostante le perdite ci siano. In questi momenti, ci si imbatte nel problema dei costi solamente quando questo ti ha già investito. Siamo andati incontro agli affiliati con sconti importante in fase di iscrizione. Inoltre, con il lavoro della Uisp nazionale insieme ai vari comitati territoriali, abbiamo dato una mano anche a quelle società che favorivano attività, eventi o manifestazioni sul territorio».
6. «Abbiamo subito capito la necessità di continuare a fare le cose insieme sentendoci e rimanendo vicino ai nostri associati o a chi voleva fare sport. Nello stesso momento abbiamo compreso l’importanza dell’attività online per proseguire nella nostra azione. Inoltre, ci sono stati molti momenti di confronto nella difficile opera di comprensione dei dpcm usciti: dovevamo capire e interpretare i testi per poi rispondere alle domande dei nostri associati. Quando usciva un dpcm, la Uisp non dormiva per una notte».
7. «Ci stiamo reinventando e dovremo continuare a farlo utilizzando gli strumenti che abbiamo scoperto in questa pandemia. Dovremo cambiare in meglio rendendoci conto dell’importanza che noi abbiamo verso le persone che vogliono praticare sport di base. Non a caso, quando si potevano, c’erano i genitori che ci ringraziavano perché allontanavamo il bambino dallo schermo del pc».
8. «Sono stato rieletto dopo un mezzo mandato perché ero subentrato al presidente Nino Villa che lasciò per questioni personali. Il congresso è stato in forse fino all’ultimo e noi avevamo preparato diversi piani: dal farlo completamente in presenza fino alla riunione solamente in remoto. Ha prevalso una via di mezzo: abbiamo gestito qualcosa in presenza con alcuni collegati a distanza. È stato un bel congresso seppur diverso dal solito».
9. «Questo sarà il quadriennio di Faenza! Il nostro obiettivo è di rinforzare attività, strutture e sede sul territorio faentino. Siamo orientati a questo dopo che, negli anni precedenti, ci siamo concentrati per gestire, consolidare e ampliare la zona di Imola. Accanto a noi abbiamo alcune società come Leopodistica e Atletica85 che ci aiutano per sviluppare questo territorio».
10. «Il vaccino è l’unica soluzione e perciò la Uisp è a disposizione per la campagna vaccinale mettendo in campo tutte le proprie forze e risorse per garantire la vaccinazione immediata, veloce e gestita al meglio. Noi non abbiamo medici ma ognuno fa quel che può e perciò possiamo dare volontari e strutture, qualsiasi cosa per favorire il vaccino. Ecco il messaggio che porterei: la Uisp è al loro fianco in questo».