Riccardo Isola - Con i piedi sulla sabbia, magari rinfrescati dalla iodata brezza serale, a lume di candela, in famiglia o in compagnia di amici la riviera ravennate offre numerosi spunti dove poter fermarsi a conoscere e apprezzare l’interpretazione gastronomica made in Romagna. Pesce azzurro, paste, grigliate, vino (rigorosamente regionale perché un po’ di sano campanilismo enoico non guasta) sono solo alcune delle possibilità che i ristoranti, i bagni e i locali lungo l’Adriatico bizantino mettono a disposizione durante l’estate. E’ sicuramente un viaggio incompleto e sommario ma una testimonianza autentica e per noi capace di fotografare le sfaccettate opportunità gastronomiche che il territorio sa e può offrire.
SAPORI IN RIVA AL MARE
Partiamo subito segnalando un locale che è una vera icona del mangiare pesce alla romagnola. Stiamo parlando della mitica «Trattoria la Cubana» dove è possibile, per chi non vuole mettersi a sedere, anche passeggiare accompagnati dai fragranti fritti del pesce al cartoccio inventati negli anni ‘70 dalla proprietaria Irma. A Lido Adriano, alla «Rotonda sul mare» la contaminazione gourmet tra i prodotti, sempre freschi dell’Adriatico, con la cultura asiatica si concretizza in piatti espressivi, belli ma soprattutto buoni. Una ricercatezza che non si fa solo estetica ma complessità ed espressività organolettica. Ricca la carta dei vini. Raffinatezza, eleganza e qualità delle proposte sono quelle messe in piatto dal «Coco Loco» sempre a Marina di Ravenna. L’imprinting innovativo dello chef Federico Gualtieri si concretizza attraverso una ricerca di materie prime a chilometro zero e una sapiente capacità di abbinare gusti, consistenze e aromaticità. Sempre a Marina un altro tempio laico del gusto è sicuramente il «Donna Rosa». Qui a pranzo e a cena le proposte si calibrano in funzione della stagione mettendo a tavola piatti semplici ma gustosi forti di una identità territoriale che parla di mare e di innovazione. Arrivando a Cervia una sosta con forchetta e coltelli imprescindibile è alla «Saretina 152». Uno stabilimento balneare con ristorante in cui predomina l’approccio glamour ed elegante nella proposta gastronomica. Non mancano anche possibilità vegan e affini. Importante la presenza di etichette locali, nazionali ed estere. Nella «prestigiosa» Milano Marittima tra le numerose e particolari offerte culinarie segnaliamo «Cala Zingaro». Location essenziale che si riverbera nelle proposte della cucina in cui semplicità e gusto sono le linee guida creative dei piatti. Tradizione, stagionalità e la ricera di materie prime di assoluta qualità fanno di questo ristorante un punto di riferimento per chi vuole vivere un’esperienza appagante a tavola.
MOSAICI DI GUSTO IN CENTRO
Non solo mare però. Anche nella vicina città di Ravenna, infatti, tra emergenze architettoniche e spettacolari tappeti di tasselli dorati, la possibilità di trovare locali che sanno offrire piatti ed esperienze gastronomiche soddisfacenti non mancano. Se partiamo dal rinnovato «Mercato Coperto» a pochi passi dalla centralissima piazza del Popolo dal mattino fino a tarda sera un’ampia selezione di piccole «botteghe» del gusto offrono ai clienti viaggi sensoriali che fanno della tradizione la qualità più emblematica. Molto ampia e rappresentativa della vitivinicoltura nazionale la presenza di etichette da gustare all’interno dello spazio. In via Oberdan, un salto alla «Cucina del condominio» permetterà di tuffarsi indietro nel tempo con un’offerta in piatto che mette al centro la tradizione casalinga e domestica del mangiare, con proposte che non guardano necessariamente al mare. Istituzione storico-gastronomica è la «Cà de Vèn» tempio laico dell’offerta enologica di queste terre. Spostandoci dal centro imperdibile, anche solo per l’importante riqualificazione appena inaugurata, è una passeggiata alla darsena. Qui l’offerta strizza l’occhio soprattutto alle giovani generazioni con l’Almagià, spazio contaminante di culture e proposte made in Ravenna che si porta a braccetto con il vicino «Darsenale», dove è possibile degustare la birra artigianale Bizantina e cenare, anche all’aperto. Infine ricordiamo «Akami», locale di sperimentazione e contaminazione tra Romagna e Oriente che incontra e soddisfa anche i gusti più ricercati.