Tramonto 21 luglio a Cervia per passare al 28 con la tappa di Milano Marittima e poi si arriva Cesenatico (4 agosto)

Riccardo Isola - Saranno sette le tappe che interesseranno il viaggio del gusto di Tramonto divino. Evento, che quest’anno raggiunge la maggior età, siamo infatti alla 18ma edizione, che da diversi anni celebra i vini e i prodotti d’eccellenza dell’Emilia-Romagna. L’apertura ufficiale sarà come sempre in terra di Romagna. Il 21 luglio il roadshow del gusto vedrà sommelier, chef, addetti ai lavori, giornalisti tutti pronti a raccontare al pubblico le perle del gusto messe a disposizione dai Consorzi e dalle cantine regionali. Ovviamente protagonisti saranno i banchi d’assaggio. Sarà infatti presente una selezione dei 44 prodotti Dop e Igp, abbinati a 30 tipologie di vini a denominazioni fra Doc, Docg e Igt per un ammontare complessivo di circa mille etichette.  Come detto si comincia il a Cervia il 21 luglio. Questa volta però si tratta di una vera e propria anteprima, un vero e proprio pre dinner si potrebbe dire. Si tratta del Craft Gin Summer Fest che apre una vetrina sui gin artigianali in matrimonio creativo e contemporaneo con i prodotti del territorio. A rendere originale la formula è l’abbinamento con i prodotti certificati, le bollicine e gli altri spirits dell’Emilia Romagna. Il tutto all’interno di una scenografia prestigiosa all’ombra della Torre San Michele e gli antichi Magazzini del Sale. Il 28 luglio si entra, invece nel vivo della kermesse con l’appuntamento nel salotto di Milano Marittima. Per la precisione tra la Rotonda Primo Maggio e Viale Gramsci. In degustazione i vini delle cantine romagnole dei territori di Imola, Ravenna Faenza e Rimini. Ovviamente assieme a quelli dei cugini emiliani. In abbinamento i prodotti serviti da allievi e docenti dell’istituto Pellegrino Artusi di Forlimpopoli o interpretati grazie alla collaborazione dello chef resident dell’attiguo Sporting. Ospite d’onore saranno le bollicine romagnole a marchio Novebolle, che saranno allestite in una lounge creata all’interno della Rotonda I Maggio e abbinate alle ostriche di Cervia.  Il 4 agosto non poteva mancare la storica tappa a Cesenatico, in Piazza spose Marinai, Qui ci saranno i vini di una sessantina di cantine romagnole del forlivese e del cesenate. Il tutto arricchito dalle migliori bollicine emiliane, e una selezione internazionale con i vini a medaglia del Concorso Mondiale di Bruxelles. A cucinare ci sarà Omar Casali lo chef resident del Marè nell’ambito dell’accordo di partnership fra Tramonto DiVino e l’Associazione CheftoChef EmiliaRomagnaCuochi. Lo chef interpreterà una ricetta artusiana.   Dopo la pausa ferragostana, il 1 settembre Tramonto DiVino è tutto emiliano, cominciando con la tappa inedita a Scandiano (Reggio Emilia), mentre il 7 settembre è la volta di Bologna per un graditissimo ritorno nel capoluogo regionale che porterà vini e cibi certificati nella centralissima piazza San Francesco. Da Bologna a Ferrara ecco il grande ritorno di Tramonto DiVino il 13 settembre nella piazza municipale della città estense. Infine tappa conclusiva il 15 settembre a Piacenza nello scenario di Piazza Cavalli.

COME FUNZIONA
In assaggio oltre 1.000 etichette divise nelle varie tappe: dalle Albana ai Sangiovese di Romagna, passando per i Pignoletto dei Colli Bolognesi, ai Lambruschi di Modena e Reggio, ai ferraresi vini delle sabbie, ai piacentini Gutturnio e Ortrugo e alle Malvasie condivise con i Colli di Parma, e ancora ai tanti uvaggi con gli internazionali, ai frizzanti e agli spumanti Metodo Classico, fino ai dolci e ai passiti. Per operare una corretta selezione dei partecipanti all’evento, indirizzando a una degustazione e a un consumo consapevole dei vini e dei prodotti gastronomici regionali, è previsto un ticket d’ingresso fissato a 25 euro. Il ticket potrà essere preferibilmente acquistato anticipatamente sul sito www.shop.emiliaromagnavini.it in modo da evitare file ed assembramenti al desk d’ingresso. Il ticket comprende la libera degustazione dei vini ai banchi d’assaggio, alcune proposte food, sia servite tal quali che preparate dagli chef, la «Guida Emilia Romagna da Bere e da Mangiare» e il calice da degustazione.