Tennis, il record di Sara Errani; il coach Montalbini: «Il suo carattere fa la differenza anche a 35 anni»

Nel tennis, chi ha cresciuto una Sara Errani quasi bambina, è Michele Montalbini. Originario di Faenza ma capace di dividersi, nel ruolo di allenatore, tra i circoli di Massa e Cotignola, Montalbini ha poi ritrovato Errani nel 2017, in quello che forse è stato l’anno più complicato per la campionessa italiana. Sì, è stato un ritorno perché il rapporto tra i due parte da molto lontano, quando il tecnico seguì Sara dagli 8 ai 15 anni. 
Montalbini, avrebbe pensato a questo risultato? 
«È sempre difficile pensare così in grande. Soprattutto se ritorno a quando era piccola. Alla seconda esperienza nel 2017, invece, potrei dire di sì. O meglio, lo potevo pensare da quello che era ancora il suo carattere. Aveva ancora una carica agonistica incredibile, una voglia e una forza di volontà pazzesche. Dopo ha avuto quel problema che tutti conosciamo (sospensione per doping, ndr) ma Sara aveva ed ha un carattere talmente forte che non avevo dubbi potesse tornare sui suoi obiettivi. E lei ci è riuscita». 
Ripensando ai primi anni, com’era Sara?
«Già fortissima. Da ragazzina, e parlo di quando aveva 13 o 14 anni, avevo fatto una scommessa sul fatto che lei potesse entrare nelle prime 50 al mondo. È andata oltre (sorride, ndr). Ero sicuro sarebbe diventata una grandissima giocatrice a livello mondiale. Che riuscisse in quello che ha fatto, no. Perché nella vita, come nello sport, ci sono tante cose che cambiano». 
C’è un evento che ricorda con maggiore piacere? 
«Con Sara c’è stato un rapporto molto stretto, viveva a casa mia. Ero come un fratello, amico e zio, tutto insieme. È complicato trovare un momento o una partita vincente che, ripensandoci, può aver sconvolto tutto. Forse, vedendola oggi, è più facile pensare ad una sconfitta. Quelle che ti fanno crescere e che ci hanno fatto capire che era ad un determinato livello o che ci sarebbe arrivata. Poi, se devo pensare ad una vittoria, allora dico al titolo mondiale Under 14». (t.p.)