Tebano e Cotignola, si va verso l'Arena delle Balle
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Federico Savini
Il programma grosso modo c’è, la land art verrà svelata poco per volta, qualche evento d’anteprima c’è già stato (ad esempio a Chiesuola di Russi) e ci sarà a Tebano (vedi oltre), il nume tutelare Werner Herzog ha risposto all’accorata mail di Primola, non potrà essere a Cotignola ma ha stabilito un legame, e insomma è tutto pronto per l’Arena delle Balle di Paglia 2024, con il «maestro di cerimonia» Mario Baldini e tutti i volontari di Primola pronti a celebrare la «Rivoluzione dei matti», i sogni di Basaglia, di Fitzcarraldo e del pittore Claudio Montini, combattendo la sola battaglia che valga la pena combattere: quella per la «Conquista dell’Inutile».
Suggestioni a parte (come se si potesse fare a meno delle suggestioni in una cosa come l’arena delle balle, ma anche nella vita di tutti i giorni, per renderla un po’ meno grigia), in un certo senso si parte anche quest’anno da Tebano, nella prima collina faentina, col programma di «Acque e miracoli», dove il 1° luglio nella ex pesa si partirà con una serata di pizza, birra, racconti e pianoforte, per poi passeggiare nei luoghi più pregni di storia del territorio mercoledì 3 (verso i Vernelli) e giovedì 4 (verso la casa colonica del Bago) dalle 18.30. Poi mercoledì 3 alla diga Steccaia dopo cena Anna Borsarelli e la Pressappoco Band presenteranno «E la vita scorre sul fiume», prima del cantautorato para-dialettale di Leandro Pallozzi & i Vecchi Draghi, mentre giovedì 4 Mario Baldini con il coro Colours of Freedom racconterà «Ho incontrato matti che mi salutano per parlare d’amore», seguito dai Clepto Cantautorato, tra sonorità afro-brasiliane e dialetto bolognese.
Sabato 6 luglio all’alba la raccolta delle balle per costruire l’arena si terrà tra via Peschiera e via Ponte Pietra, a Cotignola, con l’accompagnamento musica di Quinzan. Quanto al programma dell’arena, mercoledì 10 luglio sarà la tradizionale «serata del Gnit», fatta solo di land art e senza spettacoli, mentre l’11 luglio l’attrazione principale sarà la nuova versione teatrale di Zitti tutti di Raffaello Baldini con Denis Campitelli, a trent’anni da quella storica che consacrò Ivano Marescotti e il poeta santarcangiolese con la regia del teatro delle Albe. La musica occuperò una parte rilevante del programma, con concerti praticamente ogni sera e in particolare due esperienze uniche il 12 luglio: la gara delle batterie elettroniche e la «Fisarmonicalbuio». Sabato 13 un altro classico del nostro teatro, l’«Odiséa» di Tonino Guerra recitata da Roberto Magnani, e i concerti al femminile di Arianna Pasini ed Emma Nolde, mentre domenica 14 si punta su un classico del teatro del Novecento: il «Mistero Buffo» di Dario Fo riportato in scena da Mathias Martelli.
Lunedì 15 vari spettacoli tra musica e comicità, con il concerto di Bianco, e martedì 16 i Mephisto Brass tutti da ballare e l’asta delle balle.