Teatro «a sei facce» da Ravenna a Faenza
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Matilde Bianchedi
È un teatro che abbraccia più generi espressivi quello che andrà in scena questa settimana sui diversi palcoscenici della provincia. Un teatro a 360 gradi, quindi, in cui il comico, il drammatico ma anche la canzone e il mito saranno protagonisti.
È, per cominciare, una riflessione sull’abbandono, la solitudine e l’amore negato «L’Oreste», in scena al teatro Rossini di Lugo nel fine settimana. Claudio Casadio dà vita a un personaggio indimenticabile, a tratti drammatico e tenero, a tratti comico, affrontando il tema delicato della malattia mentale. Grazie alla mano di Andrea Bruno, uno dei migliori illustratori italiani, e alla collaborazione con il Festival Lucca Comics, lo spettacolo prende vita dall’interazione tra teatro e fumetto animato. L’appuntamento è per il 31 marzo, l’1 e il 2 aprile alle 20.30, con una seconda rappresentazione domenica 2 alle 16.
Per chi avesse invece voglia di leggerezza, sabato 1° aprile andrà in scena al teatro Masini di Faenza Beppe Servillo, con lo spettacolo di teatro-canzone «Carosonamente-Beppe Servillo & Solis String quartet», dedicato ovviamente a Renato Carosone. Lo spettacolo è un connubio affascinante tra musica e parole, storie vere e credenze popolari, storie del popolo e dal popolo. Dai classicissimi come Tu vuo’ fa l’americano alle canzoni meno famose, attraversando i capolavori carichi d’ironia e brani melanconici del dopoguerra, un condensato dell’estro di uno dei maggiori protagonisti della canzone italiana.
Diversi saranno invece gli appuntamenti a Ravenna, cominciando dal teatro Rasi. Qui venerdì 31 alle 21 sarà presentato «Pragma. Studio sul mito di Demetra»: nel mito si intrecciano i temi del gioco e della morte nei cicli della natura, elementi che vengono portati in scena da corpi modulati dalla luce, in assenza di voce ma non di suono.
Luigi Dadina e Francesco Giampaoli saranno invece protagonisti di «Mille anni o giù di lì», sempre al Rasi il 4 e il 6 aprile alle 21. Lo spettacolo nasce dall’incontro tra un attore, un fumettista (Davide Reviati, che provvede ad alcune immagini proiettate) e un musicista, legati per storia familiare al petrolchimico ravennate; attorno a quel luogo si dipana il racconto di un uomo, solo in una stanza davanti a una finestra. Un uomo che trascorre le giornate estive registrando quel che accade, quel che ricorda e ciò che immagina; questo lo conduce in una dimensione profonda, mosso anche dalle parole della poesia.
Antonio Cornacchione ci porta invece una vampata di comicità con «Pigiama per sei», in scena il 4 aprile alle 21 all’Alighieri. Uno spettacolo lieve, veloce, divertente, che non rinuncia però a tratteggiare uno spaccato impietoso della vacuità dei rapporti personali nel pieno degli anni ’80. Pigiama per sei è il tipico meccanismo perfetto: un testo in cui lo spettatore si appassiona, immedesimandosi involontariamente, per capire come i personaggi riusciranno a trovare soluzioni a situazioni che diventano via via più intricate.
È invece in programma mercoledì 5 aprile alle 20.45 «Sanremo insieme», spettacolo benefico a sostegno degli Amici di Enzo di Ravenna. Tra ricordi, canzoni, soprese e tante risate, si verrà catapultati nell’Italia degli ultimi 70 anni, con l’accompagnamento della band «Nilla goes to Hollywood». Marino Bartoletti, giornalista ed esperto di Sanremo, ha deciso di chiamare i ragazzi del Duo Idea per portare sul palco uno spaccato della società di oggi e di ieri, per raccontare tramite gli aneddoti e le curiosità sul Festival della canzone Italiana un po’ di noi stessi.