Taekwondo, la giovane promessa Corelli ha le idee chiare: "Sogno Mondiali, Olimpiadi e... voti alti"

Gabriele Cocchi
Terza puntata della nostra rubrica dedicata ai talenti del futuro. Questa settimana ci occupiamo di Martina Corelli, lavezzolese classe 2000, che ha iniziato da piccolissima con il Taekwondo Lugo per poi continuare presso la Polisportiva di Voltana e passare, dallo scorso febbraio, all’Edera Forli sobbarcandosi due ore di viaggio per ogni allenamento. Nona ai Giochi del Mediterraneo assoluti, nonostante la giovane età ha già partecipato ai Mondiali assoluti di Manchester nella categoria 49 kg, dove è uscita al secondo turno battuta dalla vincitrice del titolo. Inoltre ha già disputato gli Europei assoluti con un ottimo quinto posto ed è giunta quinta al Gran Prix di Roma. A livello giovanile ha già al suo attivo due quinti posti agli Europei Junior e Senior oltre ad un bronzo ai Mondiali Junior, più diversi titoli italiani, tutto a testimonianza dell’ottimo livello di competitività raggiunto che le ha permesso ad ottobre di ricevere un importante riconoscimento dall’Associazione Nazionale Atleti Olimpici e Azzurri d’Italia sezione di Ravenna.
Cosa ha significato questo premio?
«E’ una bella soddisfazione ed un bel riconoscimento per i sacrifici fatti e perché, pur essendo il taekwondo uno sport cosiddetto minore, regala poi questi momenti che danno tanta spinta ed energia per continuare a dare il massimo».
Oltre ad essere già stata premiata anche dal Coni, è fresca di premiazione dal presidente della Repubblica Mattarella. Come è andata?
«A ritirare il premio è andato mio padre perché ero impegnata ai Mondiali Militari in Cina, ma il fatto di essere stata scelta mi aveva molto emozionata. Dopo essermi diplomata con 100 al Liceo Scientifico, hanno guardato anche i risultati sportivi ed alla fine hanno premiato i primi 26 studenti diplomati a livello nazionale nati nel 2000».
Ai Mondiali ha incontrato campionesse olimpiche e mondiali. Quanto le giudica distanti da lei in questo momento?
«La mia competitività non è ancora ai loro livelli, però il gap si è molto ridotto e quindi sono fiduciosa per il futuro».
Come è classificata nel ranking mondiale? Ci sono eventualmente possibilità di qualificazione alle prossime Olimpiadi in programma nel 2020?
«Sono attorno al 50° posto, ad aprile a Milano parteciperò ad un torneo di qualificazione olimpica. Sarà non dura ma durissima, perché si qualificheranno in pochissime, comunque mai dire mai, ci proverò e se dovesse andare male continuerò a cercare di migliorarmi per riuscirci in una delle successive edizioni».
Il sogno sportivo nel cassetto è quindi quello di partecipare alle Olimpiadi?
«Per uno sport che ha poca visibilità come il taekwondo diventa importantissimo il periodo olimpico perché almeno per alcuni giorni sale alla ribalta, i miei sogni sportivi sono quelli di partecipare alle Olimpiadi ma anche di riuscire a vincere una medaglia ai mondiali».
Visto che a scuola se la cava benissimo, cosa sogna in quell’ambito’ E come riesce a conciliare bene sport e scuola?
«E’ molto impegnativo perché allenamenti e gare sono molto frequenti ed assorbono tante energie, ma riesco a conciliarli e spero di riuscirci anche quando gli studi saranno ancora più impegnativi. Sono iscritta all’Università alla facoltà di Matematica e sogno di laurearmi con ottimi voti».
Come è nata la passione per il taekwondo?
«Desideravo provare un arte marziale, poi per caso ho provato questa specialità ed è stato amore a prima vista. Poi sono cominciati ad arrivare fin da piccolina i primi risultati, che mi hanno invogliato ancora maggiormente a continuare con il massimo dell’impegno».
Quale risultato ottenuto finora l’ha maggiormente emozionata?
«Il quinto posto al Gran Prix di Roma, dove partecipava l’elite del taekwondo mondiale».
Chi è il suo idolo sportivo?
«Mi piace molto seguire le gare di atletica, ma lo sportivo che preferisco in assoluto è il tennista Roger Federer per stile e talento, un fuoriclasse».