Street food, nella guida del Gambero Rosso 2024 sono 12 le realtà romagnole segnalate

Riccardo Isola - Mangiare è atto nutrizionale, ma non solo. E’ anche esperienza ed emozione, slow o veloce. Non solo formalismi degustativi trasformati in micro portate da fine diving, abbuffate pantagrueliche in trattoria ma anche fugaci morsi da passeggio con piadina, panini o cartocci vari. Dipende dalle preferenze, tempo, portafoglio e dalla curiosità del gustonauta di turno. In questo caso vogliamo parlare della ormai «tradizione» dello street food romagnolo. Per conoscere quali e quante realtà toccano livelli di eccellenza basta andare in libreria e acquistare la guida del gambero Rosso «Street Food» 2024. Qui il cibo di strada acquista una valenza anche gourmet, oltre che gustosa. Per l’Emilia Romagna, con Bologna che svetta, in totale sono trentotto le realtà evidenziate come degne di un passaggio. Per il territorio bagnato dall’Adriatico, la Romagna, le segnalazioni sono invece dodici. E’ indiscutibilmente Rimini la capitale dello street per il gambero con ben sette segnalazioni. Piadine, panini e tranci, focacce fino ad arrivare al pesce e frutti di mare, sono i principali protagonisti del gusto da passeggio. Per una volta partiamo dal basso. A Rimini, come detto, sono sette le situazioni gastronomiche da passeggiata che vale la pena provare. Queste sono: «Casina del Bosco» (viale Beccadelli, 15) dove trionfano soprattutto piadine e crescioni, soprattutto se condite con i sardoncini d’Adriatico, «Bar Ilde» (via Covignano, 245 località Colle di Covignano) con i suoi cassoncini alla zucca o rosole, «Ivo La Piada e gli Oliveti» (viale Ivo Oliveti, 93) dove è imperdibile la piadina con burrata, acciughe e pomodorini confit. Altra realtà è quella «Dalla Lella» (viale delle Rimembranze 74a località Bellariva) che si distingue anche e soprattutto per i diversi impasti presenti nel menù, oppure «Nud e Crud» (viale Tiberio, 27) i portabandiera della piadina contemporanea che non disdicono anche piccole proposte ristorative. Gli ultimi due locali sono «Pane, vino e baghino» (via Dario campana, 121) specializzato in panini e hamburgher di altissima qualità ma con menù anche vegetariano e «Salumarina» (via L. Poletti, 6 e via Virgilio, 28 a Riccione) in cui è il mare il vero protagonista con salumi ittici, taglieri misti, degustazioni e piadine marine. Sulle primissime colline riminesi, precisamente a Santarcangelo di Romagna c’è «ViaSaffi32» (via Saffi, 32) con anime e offerte che guardano più alla focaccia e alla tigella. In terra ravennate tre sono le segnalazioni. Una è presente nella capitale bizantina, si tratta della «Piadineria Romagnola Il Melarancio» (via Quattro novembre 21-31) che punta tutto sulla fragranza e qualità dell’offerta tradizionale della piadina, da segnalare quella con porchetta e scamorza. Un’altra a Milano Marittima, ed è «La Bottega del Felix» (rotonda Don Minzoni, 11). Una bottega-laboratorio dove è possibile degustare la Romagna street con piadine tradizionali, classiche ma anche ricercate e contemporanee nelle farciture. L’ultima è a Faenza. Parliamo di «Pesciò» un chiosco specializzato in offerte e preparazioni a base di pesce. Siamo in via Medaglie d’oro e la possibilità di assaggiare la semplice bontà del mare, a passeggio o sui tavolini presenti, è lasciata nelle sapienti e rispettose mani di Davide e Lorenzo Carli. Infine l’ultimo locale segnalato è in riva al mare Adriatico, precvisamente a Cesenatico. Qui «QuintoQuarto, Piadina & Affini» (piazza Ciceruacchio, 1) rappresenta una delle realtà più interessanti in cui non deve mai mancare, di essere assaggiata, la piadina Scottadito con sardoncini, radicchio e cipollotto.