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Lo scorso 8 dicembre, nella discoteca "Lanterna Azzurra", in provincia di Ancona, durante il concerto di Sfera Ebbasta, avevano diffuso il panico dopo aver spruzzato lo spray urticante. Nel caos generale, persero la vita 6 persone (5 ragazzini di 14-16 anni e la mamma 39enne che accompagnava la figlia di 11 anni) e 120 rimasero ferite. I 7 responsabili di quel gesto tragico, tutti residenti intorno a Modena, sono ora stati arrestati e accusati dal Gip del tribunale di Ancora di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di furti con strappo e rapine e 6 di loro sono incriminati anche di omicidio preterintenzionale, lesioni personali e singoli episodi di rapine. Nei loro confronti è stata emessa un'ordinanza di custodia cautelare in carcere. Gli inquirenti hanno inoltre scoperto che i ragazzi, tutti tra i 19 e 22 anni, farebbero parte di un gruppo criminale più volte al centro di episodi di furti e rapine di monili in oro all'interno di locali notturni e discoteche nel Centro e Nord Italia. Nell'indagine della procura di Ancona sulla vicenda di Corinaldo, tuttavia, non sono coinvolti solo i ragazzi della banda dello spray. Uno dei membri della banda criminale è stato arrestato mentre si trovava in vacanza a Cervia e portato nel carcere di Ravenna. Pare che la banda di Corinaldo abbia avuto contatti anche con un’altra banda quella che seminò il panico in piazza San Carlo a Torino, la sera del 3 giugno 2017 quando, durante la proiezione nel maxischermo della finale di Champions League spruzzò peperoncino provocando un fuggi fuggi generale che portò alla morte una ragazza e al ferimento di oltre 1500 persone. Secondo il Procuratore capo di Ancona, Monica Garulli l’indagine sulla strage di Corinaldo ha fatto luce su un fenomeno sociale inquietante: bande disseminate in tutta Italia dedite ai furti e alle rapine di monili d’oro a danno di ragazzi che partecipano a concerti o manifestazioni. Per la strage di Corinaldo altre 17 persone sono indagate a vario titolo: in particolare, 9 persone tra gestori del club, proprietari e un addetto alla sicurezza accusate di omicidio colposo plurimo; altre 8 (incluso il sindaco di Corinaldo e membri della vigilanza) sono chiamati in causa per ipotesi di omicidio colposo, disastro colposo e falsità ideologica per irregolarità riscontrate nei locali della discoteca.
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