Specialistica ambulatoriale, a Ravenna "soffrono Pneumologia e Gastroenterologia"

Romagna | 13 Dicembre 2020 Cronaca
specialistica-ambulatoriale-a-ravenna-quotsoffrono-pneumologia-e-gastroenterologiaquot
Silvia Manzani
«Le prestazioni urgenti e prioritarie continuano ad avere una risposta, così come l’hanno avuta durante il lockdown. È un aspetto che va continuamente spiegato ai cittadini, che devono sapere come la pressione del Covid sugli operatori sanitari sia ancora molto forte e come l’affanno del personale si tocchi con mano». È la precisazione con cui Roberta Mazzoni, direttrice del distretto sanitario di Ravenna dell’Ausl Romagna, anticipa l’analisi sulle prestazioni specialistiche che al momento stanno subendo ritardi, non senza lamentele da parte della popolazione: «È evidente che il malcontento ci sia ma stiamo comunque lavorando per garantire tempistiche migliori, fermo restando che su alcuni settori ci sono criticità non risolvibili nell’immediato». È il caso delle prestazioni pneumologiche: «Al momento è il settore in maggiore difficoltà, perché i medici sono impegnati nella gestione dei pazienti Covid. Dopo la primavera, avevamo programmato il recupero delle prestazioni perse ma ad alcuni utenti abbiamo dovuto comunicare ulteriori slittamenti. Stiamo parlando, ovviamente, di visite di controllo e di prime visite che i medici prescrittori hanno ritenuto potessero essere prorogate». A complicare le cose, il fatto che anche il privato, al quale il pubblico chiede una mano in casi come questi, è in difficoltà sulle stesse discipline: «Abbiamo trovato, su Pneumologia, poca disponibilità, soprattutto per la carenza di personale infermieristico». Questa situazione di doppio affanno si ripete anche sulla diagnostica di Gastroenterologia, quindi sulle gastroscopie e le colonscopie. 

LE LISTE D’ATTESA
E l’attesa si fa lunga anche in Oculistica, dove però il Covid c’entra ben poco: «Qui scontiamo un problema annoso: la difficoltà di reperire specialisti sul mercato, nonostante la disponibilità ad assumerne. Sia per le visite che per la diagnostica, l’Oculistica è quella che soffre dei maggiori ritardi. Su alcune prestazioni, in effetti, è possibile che si aspettino anche diversi mesi». Per affrontare la situazione, che è in sofferenza anche nel privato, una volta al mese l’Asl incontra i medici di medicina generale: «Con loro cerchiamo di districare il tema dell’accesso appropriato. C’è, infatti, chi rimodula la prescrizione, trasformandola da ordinaria a prioritaria. Chiaro, in questo modo il paziente riceve comunque una risposta entro trenta giorni. Ma dal punto di vista della regolarità, non è il massimo». Se si guarda al monitoraggio regionale dei tempi di attesa (che si possono consultare sul sito Tdaer.it), di cui Mazzoni è responsabile a livello provinciale, tutto sembra però torna: le prestazioni specialistiche ambulatoriali di primo accesso hanno infatti un indice di performance (che è il rapporto, in percentuale, tra numero delle prestazioni entro il tempo d’attesa e totale delle prenotazioni), del 100%: «Questo succede perché il sistema tiene conto di tutta l’offerta del territorio. Insomma, noi raggiungiamo il risultato perché molti pazienti sono disposti, per avere la prestazione in tempi rapidi, a raggiungere altre strutture fuori. Se da Ravenna si è disponibili a raggiungere, faccio un esempio, Riolo Terme, quella visita risulta garantita, il nostro sistema dei tempi di attesa tiene ma è chiaro che c’è un disagio per i pazienti». L’atro discorso riguarda il Cup aziendale: «Il paziente può scegliere di andare fuori provincia perché preferisce una struttura anziché un’altra o perché l’operatore, in mancanza di posto in zona, propone alternative più lontane. A quel punto l’utente, che ha deciso di uscire dal proprio bacino territoriale, non viene conteggiato per il suo territorio». 

LE DONNE
Per quanto riguarda le donne, sono altri due i settori in sofferenza: «Da una parte le mammografie cliniche, che non fanno parte dello screening e che a volte vengono richieste dai medici in modo inappropriato perché non c’è un motivo diagnostico per richiederle annualmente, visto che le donne vengono già chiamate dal Centro di prevenzione oncologica due volte all’anno. Chi ha alle spalle un percorso di malattia, infatti, il più delle volte è già inserita in un programma di follow-up. E chi ha un’urgenza perché, magari, ha dei sospetti dopo un’autopalpazione, viene vista nell’immediato. Insomma, la criticità c’è ma non è grave, perché molte volte questi esami possono essere procrastinabili». L’altro fronte è quello delle ecografie morfologiche per le donne al quinto mese di gravidanza, che in passato erano già andate in sofferenza: «Le stiamo continuando a erogare ma non riusciamo comunque a dare risposta a tutte coloro che ce le richiedono. Qui, chiaramente, non si può attendere, perché l’ecografia va eseguita in un momento preciso della gravidanza. Il Consultorio familiare ha ora un ginecologo in più con la certificazione per poterle eseguire. Ma probabilmente, questo il ragionamento aperto, bisognerà aumentare le sedute del personale che già le effettua, anche perché non ci sono strutture private accreditate per poterle erogare».
Compila questo modulo per scrivere un commento
Nome:
Commento:
Settesere Community
Abbonati on-line
al settimanale Setteserequi!

SCOPRI COME
Scarica la nostra App!
Scarica la nostra APP
Follow Us
Facebook
Instagram
Youtube
Appuntamenti
Buon Appetito
Progetto intimo
FuoriClasse
Centenari
Mappamondo
Lab 25
Fata Storia
Blog Settesere
Logo Settesere
Facebook  Twitter   Youtube
Redazione di Faenza

Via Severoli, 16 A
Tel. +39 0546/20535
E-mail: direttore@settesere.it
Privacy & Cookie Policy - Preferenze Cookie
Redazione di Ravenna

via Arcivescovo Gerberto 17
Tel 0544/1880790
E-mail direttore@settesere.it

Pubblicità

Per la pubblicità su SettesereQui e Settesere.it potete rivolgervi a: Media Romagna
Ravenna - tel. 0544/1880790
Faenza - tel. 0546/20535
E-mail: pubblicita@settesere.it

Credits TITANKA! Spa
Setteserequi è una testata registrata presso il Tribunale di Ravenna al n.457 del 03/10/1964 - Numero iscrizione al Registro degli Operatori di Comunicazione:
23201- Direttore responsabile Manuel Poletti - Editore “Media Romagna” cooperativa di giornalisti con sede a Ravenna, Arcivescovo Gerberto 17.
La testata fruisce dei contributi diretti editoria L. 198/2016 e d.lgs. 70/2017 (ex L. 250/90).
Contributi incassati

settesere it notizie-romagna-specialistica-ambulatoriale-a-ravenna-soffrono-pneumologia-e-gastroenterologia-n26795 005
Licenza contenuti Tutti i contenuti del sito sono disponibili in licenza Creative Commons Attribuzione