Sogliano, Capossela incontra Bellosi allo Sponz Fest
«Il punto focale dello Sponz Fest è la terra, la coltura e cultura della terra, che attinge musicalmente al patrimonio folclorico e riporta al centro del discorso la periferia. Ragionare su cultura e coltura è ragionare su di cosa siamo fatti, su cosa mangiamo e su cosa coltiviamo. A Sogliano incontreremo un po’ esperienze sul territorio, e un po’di radice popolare, la musica da ballo, la poesia dialettale, incontriamo chi su questi temi studia e chi esperisce». Vinicio Capossela è, senza girarci tanto intorno, il più colto e letterario fra i cantautori italiani in piena attività, è legato a Sogliano al Rubicone e ha deciso ti tornare sulla collina romagnola i prossimi 8 e 9 luglio per l’anteprima del suo Sponz Fest. La serata di venerdì 8, in particolare, ha parecchia carte in regola per intrigare gli appassionati di tradizione e folklore del nostro territorio, perché alle 19 in piazza Garibaldi, insieme alla presentazione delle foto di Chico De Luigi, Vinicio Capossela dialogherà con Stefano Bellavista e il «nostro» Giuseppe Bellosi, massimo esperto del nostro dialetto e delle nostre tradizioni, proprio a proposito di poesia dialettale e ballo popolare romagnolo. Dalle 20 partirà la musica, dapprima con i balli staccati tradizionali de L’Uva Grisa, seguiti poi dall’etno-folk dei Bevano Est, quindi dalle letture poetiche di Lorenzo Bartolini e Nicoletta Fabbri, e poi di Annalisa Teodorani e Francesco Gabellini, prima del concerto di mezzanotte degli Slavi Bravissime Persone. Sabato 9 il grande evento che concluderà in gloria, e con citazione dylaniana benriposta, questa anteprima dello Sponz Fest, sarà il concerto «Rolling Sponz Review», con Vinicio Capossela e una band di veterani, oltre ad anime nostrane affini come John De Leo e Antonio Gramentieri.