Sisma in Albania, minuto di silenzio alla Damiano di Ravenna
Silvia Manzani
«Ho diversi alunni di origine albanese, che senz’altro hanno sentito la sofferenza vissuta dai propri genitori o dai propri parenti. Qualcuno, raccontandomi del terremoto, in classe ha pianto. Ho pensato che fosse un gesto umano e naturale». Maria Cristina Manzoni, docente di inglese alla media Damiano di via Ghiselli a Ravenna, dopo il sisma che ha colpito l’Albania, in alcun delle sue classi, ha proposto in minuto di silenzio: «Non l’ho fatto ovunque, solo dove sono nate spontaneamente una riflessione e una condivisione su quel che è successo. Ho ritenuto fosse importante ricordarci che, da essere umani, la vicinanza è fondamentale anche quando gli altri sembrano così distanti. Sono valori di cui non bisogna dimenticarsi. Qualche mio studente ha abbozzato una risatina beffarda, del resto è probabile che momenti come questi siano stati vissuti solo allo stadio. Poi, però, sono rimasta positivamente gelata dai compagni, che hanno preso molto seriamente quel silenzio, capendone a pieno il senso». Anche la dirigente scolastica Edera Fusconi ha fatto sapere di avere molto apprezzato l’iniziativa.