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Faticosa, impegnativa ma a volte anche portatrice di soddisfazioni inaspettate. Secondo Patrizia Randi, docente di italiano e storia allo Stoppa di Lugo, la didattica online sta davvero rivoluzionando le giornate in un senso o nell’altro: «Ci stiamo prendendo la mano, i docenti più giovani chiaramente sono più abituati, mentre quelli come me stanno facendo autoformazione, acquisendo senz’altro nuove competenze». Quanto ai ragazzi, il problema di mantenere alto il livello d’attenzione c’è tanto online quanto di persona: «Siamo pur sempre in un professionale. Per fortuna con i miei alunni ho un buon rapporto, cosa che aiuta. Anche online cerco comunque di essere meno pesante e semplificare il lessico, così come di fare lezioni brevi, di una 45/50 minuti, visto che la curva dell'attenzione in genere dopo venti minuiti inizia a calare. Meglio più incontri ma brevi, invece che pochi incontri lunghi. Devo dire che la risposta c’è: molti ragazzi mi mandano i compiti, alcuni mi dicono che hanno voglia di tornare a scuola. Una nota davvero positiva in questo disastro». (s.manz.)
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