Scuola la consigliera provinciale Martinez: "Il ministero chiarisca su personale e trasporti, ok le pluriclassi"
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«Le difficoltà ci sono, ma non sono insormontabili». Maria Luisa Martinez, oggi consigliere provinciale con delega all'edilizia scolastica, già dirigente e provveditore agli studi, è ottimista. Gli enti locali e i dirigenti scolastici delle scuole superiori stanno facendo la loro parte, con grande minuzia, per trovare soluzioni in vista del 14 settembre. Basta qualche accorgimento per far tornare i conti: dalle aule a prestito in istituti vicini alle «pluriclassi», i muri delle scuole superiori ravennati non costituiscono ostacoli insormontabili. Ora la palla passa al ministero dell'Istruzione che, dopo aver emanato norme e linee guida, dovrà sbrogliare le due matasse più intricate: personale, da integrare, e trasporti, da regolare.
Da quanto emerge dai dirigenti scolastici della provincia, serviranno pochi timidi interventi strutturali per assicurare la riapertura. A Lugo, oltre all'ampliamento di qualche aula, con la demolizione di qualche tramezzo, si va a rinnovare l'accordo tra liceo e istituto «Sacro Cuore»: lo scorso anno il liceo già utilizzava 5 aule presso l'istituto gestito dalle suore, che avevano spazio in esubero, e per il nuovo anno scolastico le aule in prestito diventeranno 6. Discorso simile per il liceo «Torricelli» di Faenza, che utilizzerà 5 aule dell'opera educativa «Marri». «La logica che ci guida è quella di non lasciare studenti a casa – spiega Martinez – e a Faenza verrà sperimentata la 'pluriclasse': ad un'aula con studenti e insegnante, ne verrà affiancata una che seguirà la lezione a distanza di pochi metri e gli studenti verranno fatti ruotare dall'una all'altra». Poi ci sarà un trasferimento di classi tra i due plessi del Persolino «Strochi».
«I presidi – continua la consigliera provinciale – hanno adottato l'idea delle 'porte aperte', ovvero utilizzare i diversi punti d'accesso allo stesso edificio scolastico da utilizzare come entrate ed uscite. Vi potranno essere ingressi scaglionati per evitare assembramenti, ma questo non sconvolgerà il regolare programma delle lezioni. Ma questo ragionamento ne apre un altro: quello della vigilanza degli spazi da parte del personale Ata, oggi in numero insufficiente, già chiamato ad un supplemento di lavoro per garantire frequenti igienizzazioni dei locali. Sarà il ministero a dover far fronte a tale questione, come a quella dei trasporti: i dirigenti scolastici hanno fornito una mappa dettagliata degli spostamenti che devono affrontare gli studenti per recarsi a scuola. Ora dalle scrivanie romane, devono arrivare le risposte». (s.sta.)