Scuola, i rappresentati di istituto di Faenza: "Quinte al 100%, per fortuna"
«Mi ritengo fortunata, ne avevamo bisogno». Costanza Ercolino è una dei rappresentanti dell’Istituto «Oriani» di Faenza, dove frequenta la quinta superiore. Nella scuola, sono le prime e le quinte a poter frequentare al 100% in presenza, mentre le seconde, le terze e le quarte sono in classe tre giorni sì e tre giorni no: «In vista dell’esame di maturità, ma anche solo per recuperare i rapporti umani tra compagni, avevamo davvero la necessità di rientrare in classe con costanza, tutti i giorni. Da quello che vedo tra i ragazzi delle classi che vanno a scuola in modo alternato, l’organizzazione è scomoda, avvilente, pesante: i giorni in presenza sono un concentrato di compiti e interrogazioni, nelle altre giornate si torna in Dad, una modalità intorno alla quale c’è molta stanchezza». La ragazza ammette che da quando la sua classe è tornata alla «normalità», c’è tanta euforia: «Siamo così contenti di stare insieme che facciamo parecchia confusione, i professori non sono molto contenti di questo. Ma davvero, crediamo che essere in presenza sia fondamentale. Anche quando siamo andati a scuola “a singhiozzo”, tra settembre, gennaio e oggi, i giorni in presenza erano una bella boccata d’ossigeno. Perché diciamocelo, l’anno scorso stare a casa poteva sembrare una liberata, mentre oggi è inconcepibile, tanto che alcuni ragazzi hanno chiesto di far parte dei gruppi di inclusione pensati per chi ha una disabilità o una fragilità, anche se la risposta è stata negativa». Anche Andrea Bosi, rappresentante dell’Itip di Faenza, è convinto che per le quinte, come lo è la sua classe, il ritorno al 100% sia strategico in vista della maturità: «Per gli altri, invece, il tira e molla è stancante e non ha nemmeno troppo senso, visto che alcuni studenti, per motivi di capienza, sono costretti a uscire dalle aule e a seguire le lezioni da uno schermo. In generale, questo è stato un anno strano, in cui si sono alternati picchi di intensità e momenti di vuoto». (s.manz.)