Scherma, il Circolo Ravennate della Spada e gli allenamenti "internazionali" ai tempi del Coronavirus
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Tomaso Palli
En garde. Prêt. Allez! Anche da casa, in quarantena, e senza alcun apparente possibilità di praticare la scherma. L’idea è arrivata dal Circolo Ravennate della Spada del presidente Stefano Bellomi ed è piuttosto originale. Non per tempistiche, vista la mobilitazione generale delle associazioni sportive di qualunque tipo per tenere in allenamento i propri atleti, ma lo è per il grande pubblico a cui è rivolto e perché in grado di abbracciare diverse realtà. Ben tre scuole di scherma - oltre a Ravenna, anche Bocholt in Germania e Valencia in Spagna - si collegano tre volte a settimana contemporaneamente su Facebook per assistere agli allenamenti della Maestra Maria Pilar Garcia Delgado della scuola spagnola. «È un’ex fiorettista e atleta di alto livello - spiega Bellomi - si è resa subito disponibile e perciò abbiamo creato questo collegamento tra le tre scuole». Un allenamento che tutti possono seguire direttamente sui social: «Serve sapere dove andare a sintonizzarsi - continua il presidente - non mandiamo inviti a nessuno di esterno ma comunque, la diretta rimane pubblica sulla pagina della Maestra».
Com’è nato questo progetto?
«Ovviamente è dovuto alle contingenze attuali. Per rispondere alle esigenze dei ragazzi che non possono muoversi da casa, abbiamo cercato un sistema per tenerli legati ad abitudini sportive che, altrimenti, perderebbero quasi completamente. Il collegamento con Bocholt e Valencia è dovuto al fatto che, essendo io Maestro di scherma, lavoro e tengo stage in entrambe le città; conosco perciò le società e il potenziale dei tecnici. A Valencia c’è una Maestra molto abile nella preparazione atletica con musica (Maria Pilar Garcia Delgado, ndr) con la quale lavoro anche a Bocholt e perciò abbiamo optato perunire le tre realtà».
Avete anche un deejay?
«È un amico della maestra spagnola, abituata a sfruttare la musica nei suoi allenamenti. In realtà si è trattato di un esperimento, un venerdì, che è andato piuttosto bene. I ragazzi si sono diverti e probabilmente lo ripeteremo».
Come funziona un allenamento di scherma telematico?
«E’ tutto in lingua inglese e non è basato sulla tecnica, bensì sulla preparazione fisica. Si inizia con un riscaldamento generale, un po’ di lavoro aerobico ad alta frequenza cardiaca. Poi forza basandosi sui movimenti tipici della scherma: affondi, addominali, plank e qualche esercizio per le braccia a corpo libero. L’attrezzatura non viene mai toccata ma ciò che facciamo è sufficiente».
La vostra programmazione non finisce qui.
«Due volte a settimana, nei giorni liberi dagli allenamenti di gruppo, i nostri tecnici lavorano solamente con i nostri atleti su tattica e tecnica. È una lezione a livello teorico che infatti sfrutta un sistema di videoconferenza privato valido per un gruppo più ristretto. In aggiunta a questo, la domenica, sono io a tenere impegnati i ragazzi con un gioco a quiz (anch’esso in inglese, ndr) per tutte e tre le scuole con conseguente premio finale».