Savignano, tanti eventi e una mostra fotografica sul liscio
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Sabato 11 dicembre sarà inaugura la mostra di fotografia Balé burdëli. Balere, ballerini e orchestre in Romagna, realizzata da Savignano Immagini in collaborazione con il Comune di Savignano sul Rubicone e Casadei Sonora. La mostra, a ingresso gratuito, allestita presso Palazzo Don Baronio, Palazzo Vendemini e la Vecchia Pescheria, sarà visitabile fino al 6 gennaio 2022.
Balé burdëli si pone come ideale chiusura di un anno di importanti celebrazioni per Savignano sul Rubicone e la fotografia, dalla trentesima edizione del SI FEST ai vent’anni del Premio “Marco Pesaresi”, alla riproposta della sua Underground. Le ricorrenze si estendono anche alla musica da ballo della tradizione romagnola, il cosiddetto “liscio”: cinquant’anni fa ci lasciava il maestro Secondo Casadei, figura simbolica e totemica per questa terra e per questo genere musicale, omaggiato nella scelta del titolo, e nel marzo scorso se ne andava il nipote Raoul, che dello zio aveva raccolto l’eredità musicale e il suo essere punto di riferimento per il settore.
Musica tradizionale da ballo in Romagna e fotografia sono un connubio che a Savignano sul Rubicone ha solide radici: risale al 2004 la fondazione, attorno a Palazzo Vendemini, di un gruppo di ricerca sul fenomeno del liscio nelle sue diverse sfaccettature, e al 2006 la costituzione del Liscio@museuM, centro di documentazione della musica da ballo in Romagna, ma anche di produzione di mostre e pubblicazioni sul tema. Componente dello staff di lavoro, il fotografo ferrarese Andrea Samaritani, prematuramente scomparso nel 2020, realizzò tra il 2004 e il 2010 una ricerca fotografica, estesa e capillare, sui numerosi aspetti dell’universo del liscio: i locali da ballo, le orchestre e i ballerini, le scuole di ballo, i concorsi e le gare, le feste tradizionali. Queste immagini rappresentano uno dei nuclei fotografici più significativi del Liscio@museuM, insieme alla documentazione, unica per vastità e rilievo, della Casadei Sonora, una cui selezione sarà esposta in mostra.
Una sezione della mostra sarà dedicata alle immagini inedite che Marco Pesaresi ha scattato negli anni ’80 e ’90 in situazioni legate al ballo e alla musica tradizionale romagnola. Nel liscio Marco ha individuato un aspetto peculiare e distintivo della terra di Romagna, soggetto privilegiato nelle sue fotografie. Il reporter riminese ha colto le sfumature, le contraddizioni e la voglia di essere protagonisti e di apparire dei romagnoli, qui spinti dal “demone” del divertimento, del ballo, della musica.
Immagini dall’archivio di fotografie di Palazzo Vendemini e dagli archivi dei fotografi che gravitano attorno all’Associazione “Cultura e Immagine” e al SI FEST completano il percorso espositivo: un viaggio in un universo dotato di un proprio vocabolario iconografico forte, una prossemic a e una gestualità dei corpi definita da ruoli precisi, una suddivisione degli spazi che tende a mescolarsi e a mutare, dove il tempo destinato al divertimento si ferma, restando in sospensione.
Due gli appuntamenti in programma per l’occasione. Si comincia con l’inaugurazione di sabato 11 dicembre alle 17 presso la Vecchia Pescheria, dalla quale ci si dirigerà poi verso Palazzo Don Baronio, dove sarà offerto un brindisi inaugurale.
Domenica 12 dicembre alle 17, presso la galleria al secondo piano della Vecchia Pescheria, sarà la volta della presentazione del libro Carlo Barbieri (1888-1970). Il violinista romagnolo discepolo di Zaclèn del musicologo e bibliofilo cesenate Franco Dell’Amore. L’autore dialogherà con il giornalista ed esperto di musica Federico Savini e alcuni brani inediti di Carlo Barbieri verranno eseguiti dai maestri della Scuola di musica “Secondo Casadei” Serena Galassi (violino) e Alessandro Gabanini (chitarra).
La mostra Balé burdëli chiude il 2021, ma rappresenta un’ideale apertura sul 2022, un nuovo anno per nuove sfide da lanciare, opportunità da cogliere, prospettive da individuare.
Allo stesso modo, il liscio romagnolo, fiaccato da anni di crisi, mancati rinnovamenti, disaffezioni, fino al colpo finale della pandemia, vede crescere il fenomeno del tutto nuovo degli Extraliscio, mix esplosivo di sonorità tradizionali, echi vintage, arrangiamenti spericolati e cultura punk, oggetto di un’attenzione mediatica pari forse solo a quella riservata negli anni d’oro all’Orchestra Spettacolo Casadei, in tour perenne lungo tutta la penisola negli anni ’70 e '80