Santarcangelo, pronto il secondo atto del Festival del teatro

Romagna | 20 Ottobre 2020 Cultura
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Winter Is Coming è il secondo atto del cinquantennale di Santarcangelo Festival, che porterà da giovedì 3 a domenica 6 dicembre 2020 al rinnovato Teatro Il Lavatoio di Santarcangelo di Romagna e al Teatro degli Atti di Rimini, Villa Torlonia di San Mauro Pascoli e Teatro Petrella di Longiano, un’inedita programmazione invernale, composta da 12 compagnie / artiste e artisti indipendenti o emergenti, che debutteranno con alcune opere prime o creazioni mai presentate in Italia. Questa edizione eccezionale di Santarcangelo Festival, che si è voluta estendere in una trilogia a causa della situazione pandemica internazionale, arriverà poi a compiersi con il terzo e ultimo atto dall’8 al 18 luglio 2021.
L’attuale preoccupante risalita dei contagi da Covid-19 mette questa fragile edizione in una situazione di ulteriore incertezza. Nel totale rispetto delle normative dell’ultimo DPCM, Santarcangelo Festival ritiene importante portare avanti la progettualità costruita fin qui: con un grande sforzo da parte di tutto lo staff, con continue mutazioni delle condizioni di lavoro e dello stato delle cose, questa seconda tappa di Santarcangelo Festival è un atto che l’organizzazione considera doveroso, perché concepito anche come supporto nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori dello spettacolo dal vivo, pesantemente danneggiati dalla pandemia.
 
Enrico Casagrande: “In un momento come questo, dove pensare al giorno dopo sembra difficile e incerto, ci lanciamo, con il dovuto e dispiaciuto - Non sappiamo se potrà davvero accadere -, nell’avventura più azzardata e sentita della trilogia di Santarcangelo Festival 2050. Per chi conosce la serie Games of Thrones, “winter is coming” è la frase che ricorre con insistenza evocando il buio, la paura di un futuro freddo e devastante. Abbiamo voluto cavalcare con ironia questo mood, sfidandolo e ponendoci alla ricerca di alleanze fresche e determinate, perché crediamo che le sfide possano sconfiggere l’ignoto. Anche per semplice scaramanzia adolescenziale, che non guasta, lanciamo comunque l’avant-programme di questo secondo atto, a cui lavoriamo da mesi. Se non si potrà realizzare, cercheremo altre strade, confidando che, come nella serie citata, un’estate arriverà prima o poi a riscaldare i nostri corpi e allora ci ritroveremo uniti e danzanti… Ma un ulteriore fermo dell’attività teatrale, cosa comporterà, soprattutto per le giovani generazioni di artist* e tecnic* meno tutelat*?  Questa è la domanda: ancora “La Barriera” non è stata abbattuta e… come “Guardiani della Notte” restiamo vigili e pronti ad agire.”  
Dopo il luminoso salto dello scorso luglio nel Futuro Fantastico della prima tappa, lo sguardo della direzione artistica di Motus, Daniela Nicolò e Enrico Casagrande, si immerge ora nell'oscurità della stagione invernale per mettersi all’ascolto e fare da cassa di risonanza a voci e forme sceniche anomale nate fuori dai recinti, “come erbe cattive”. Winter Is Coming - che evoca uno dei meme più famosi di Games of Thrones proprio per l'ennesima sfida allo spazio/tempo martoriato dalla pandemia - sarà una piattaforma, intima ma aperta, in cui troveranno spazio nuove proposte, processi in divenire, “nuovi cominciamenti”, proliferazioni di idee. Al di là delle etichette generazionali, il Festival ospiterà artiste e artisti dagli animi in rapida evoluzione, che agitano generi e codici. Più che un Festival dedicato agli emergenti, sarà un Festival di emergenze, concepite come nuove apparizioni. Se in estate Futuro Fantastico si è presentato come una terra di possibilità, Winter Is Coming insiste sulla possibilità di realizzarlo e sul ruolo che un Festival come Santarcangelo ha nel supportare le nuove generazioni di artisti/e, in grado di scardinare e smantellare paradigmi obsoleti.
 
Gli spettacoli e gli interventi site-specific e multidisciplinari che abiteranno gli spazi del Festival (molti dei quali sono stati ultimati durante varie residenze autunnali a Santarcangelo) saranno: in prima nazionale Io non sono nessuno di Emilia Verginelli, un progetto teatrale/documentario sulle relazioni che si creano all’interno di una casa famiglia - si porta in scena il rapporto con Muradif Hrustic, uno degli ospiti della struttura in cui Emilia lavora come volontaria; GLI ALTRI لخرین di Corps Citoyen per la regia di Anna Serlenga, uno spettacolo in evoluzione che combina interviste, video, canzoni, narrazione e bio-fiction, per interrogare la nostra eredità coloniale; il rapporto con l’altro torna nel progetto Virtual Studies for a Dark Swan, dell’etiope Selamawit Biruk, una coreografia trasmessa attraverso una residenza digitale da Nora Chipaumire per il Festival B-Motion e rivisitata nella cornice del progetto Boarding Pass Plus Dance; tra danza e live concert si muove PA.KO doble di Paola Stella Minni & Konstantinos Rizos, un duo italo-greco basato in Francia dalla poetica eccentrica e dirompente; in Folk Tales, prima coreografia di Gloria Dorliguzzo il palcoscenico diventa una scacchiera/campo di battaglia per due danzatrici in lotta con lo scorrere del tempo; Immagina un paesaggioeroico di Nova Melancholia, collettivo internazionale basato in Grecia, trasforma le Letters from Prison della rivoluzionaria marxista Rosa Luxemburg in una composizione scenica dal forte impatto visivo; Romantic Disaster dei Madalena Reversa, crea un cortocircuito tra romanticismo e cambiamento climatico, nella forma di un live set/concerto. Infine sarà presente al Festival con uno speciale djset il duo icastico ANKKH con HY.P.E.R., giovani artisti visivi e performativi che incarnano “un nuovo movimento di esseri mutat* risvegliat* e androgin*”.
 Una sezione di Winter Is Coming sarà dedicata ad A School with a view, programma internazionale concepito dalla direzione artistica di Motus nel 2019/20 in collaborazione con alcune importanti istituzioni formative europee quali KASK di Gent, DAS Theatre di Amsterdam, La Manufacture di Losanna, DAMU di  Praga e IUAV - Teatro e arti performative di Venezia. Il progetto, che riflette sul ruolo delle scuole di arti performative come spazi di immaginazione critica e cambiamento radicale, è posticipato a luglio 2021, ma alcune tracce verranno già presentate in questo secondo atto di dicembre 2020. Da IUAV arriva il collettivo Extragarbo, che produce due spettacoli, Rovinati di Leonardo Schifino, una ricerca investigativa su una serie di strani eventi la cui imprevedibilità degenera in un club allucinatorio e Call Monica dell’omonimo gruppo, una riflessione sullo sguardo come costruzione e vettore di potere a partire dal corpo femminile in scena; Pankaj Tiwari performer indiano da DAS Theatre di Amsterdam, dopo il suo recente Art of Walking, curerà uno spazio speciale a Santarcangelo e Simon Beatens, artista e curatore diplomato al KASK di Gent, presenterà per la prima volta in Italia Liquid Dreams, una performance sul nostro ossessivo rapporto con il digitale, dove il video sostituisce l'attore.
“Quello che vedremo è un paesaggio di eccezioni - spiega Daniela Nicolò -, un coro di singolarità che ci racconta qualcosa in più sulla realtà attuale. Questo 2020 richiede a tutti noi di poter vedere nella nebbia e intercettare nuovi segnali, anche d’allarme, sperimentare diversi modi di essere, di fare arte e di ripensare anche i festival alla luce delle irreversibili mutazioni del momento. Winter Is Coming nasce dall'esigenza politica di dare sostegno e spazio ad alcuni delle artiste e artisti che dovevano essere coinvolti nel Festival a luglio 2020 ma le cui creazioni sono state fermate dall'emergenza sanitaria, o avevano necessità di più tempo per evolvere, o non potevano essere adattate a uno spazio all’aperto per l'edizione estiva. In un'era di nuovi inizi, sosteniamo voci precarie con un fragile tentativo, creando un tessuto flessibile per accogliere esperienze divergenti, che non hanno ancora trovato spazio nel sistema ufficiale.”
In questa prospettiva il Festival ospiterà due importanti incontri pubblici che saranno fruibili anche online. Il primo, Dopo la fine del mondo: teatro per bande, gruppi, e predatori solitari, curato da Motus, si terrà sabato 5 dicembre e intende dare voce alle artiste e agli artisti ospiti che stanno in questi difficili tempi intraprendendo percorsi di autonomia rispetto alle maglie del sistema. Il titolo crea un cortocircuito tra passato, presente e futuro, evocando il claim dell’edizione 1992 di Santarcangelo Festival, diretta da Antonio Attisani, quando Motus presentò la prima creazione teatrale, Stati d’assedio, ispirata proprio a La peste di Camus. Il secondo incontro, curato da Chiara Organtini, dal titolo Pelli cangianti: identità interculturali, corpi e drammaturgie mutanti si terrà domenica 6 dicembre. Sarà questa l’occasione di un nuovo confronto tra compagnie caratterizzate da un "meticciato culturale", tra gruppi composti da membri provenienti da culture eterogenee: artiste e artisti che hanno fatto dell'incontro con l'altro il cuore della propria narrazione e che hanno reso la mescolanza l'amalgama della propria estetica. Questi percorsi artistici offrono una fotografia del nostro presente socio politico sfidando la retorica della semplificazione nazionalista. Oltre alle artiste e artisti presenti al Festival, all’incontro parteciperà da remoto Piersandra di Matteo, direttrice artistica del Festival Atlas of Transitions Biennale organizzato a Bologna da Emilia Romagna Teatro Fondazione la cui ultima edizione dal titolo We the people si svolgerà dal 2 al 7 dicembre. Le condizioni di emergenza in cui si opera hanno portato a sovrapporre inaspettatamente i calendari dei due festival della Regione: si è allora trasformata questa simultaneità in una opportunità, per creare un gemellaggio ideale tra i progetti, che condivideranno così parte della comunicazione e riflessioni congiunte sui temi dell’inclusione. Un'alleanza virtuale di idee e di pratiche, per unire le forze in un clima politico sempre più competitivo, che spinge a parcellizzare le proposte culturali, anziché metterle in dialogo.
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