Sant'Agata sul Santerno, il sindaco Emiliani a 150 giorni dall'alluvione: «Il 95% della popolazione ha subito danni»

Romagna | 23 Ottobre 2023 Cronaca
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In termini di spese di somma urgenza e danni al patrimonio pubblico a quanto ammonta il conto economico dell’alluvione nel vostro comune?

«Oltre ai 255mila euro di spese urgenti e indifferibili, fra cui il sostegno alla popolazione in emergenza, spese di protezione civile e messa in sicurezza di vari luoghi, i danni stimati al patrimonio comunale ammontano a circa 6 milioni di euro».

Quali sono le priorità di intervento?

«Quando si parla di patrimonio e servizi pubblici è proprio difficile trovare qualcosa di “secondario”. La precedenza assoluta l’abbiamo data alle scuole e grazie a un lavoro straordinario siamo riusciti a riaprire regolarmente il 15 settembre. Ora siamo concentrati sulla riapertura del cimitero, che richiede lavorazioni complesse per decoro e sicurezza. Siamo fiduciosi di riaprire entro fine ottobre. Si lavora anche alla Casa dei Contadini, che dovrà ospitare la sede temporanea gli uffici comunali, attualmente presso le scuole. C’è una mole enorme di lavoro da fare e servirà pazienza e costanza. Sono state fondamentali le donazioni ricevute perché, in attesa degli indennizzi assicurativi e statali, ci stanno consentendo di affrontare le spese urgenti. Devo ringraziare e rendere merito a tutto il personale comunale e dell’Unione. Da cittadino, ancor prima che da sindaco, sono fiero del nostro personale».

Il tessuto imprenditoriale in quale misura è danneggiato?

«Per la parte del paese ad ovest del Santerno parliamo del 100%. Tutte le piccole e medie imprese del centro sono state pesantemente colpite on effetto duplice: danni economici, ma anche sociali perché parliamo di attività fondamentali per tenere vivo un paese. Lo spirito imprenditoriale è riemerso e appena è stato possibile la quasi totalità ha avviato la ricostruzione. Qualcuno ha riaperto in tempi record, ma c’è anche chi non riaprirà. Il fattore tempo è fondamentale. Purtroppo per le imprese gli unici sostegni, oltre alla forza dei singoli imprenditori, sono stati iniziative private e quella pubblica della nostra Camera di Commercio. Lo Stato ha annunciato che dovrebbe essere pronto a ricevere le domande di indennizzo dal 15 novembre».

Qual è l’umore dei cittadini?

Il 95% dei santagatesi ha subito danni; è difficile incontrare che sia sereno. Però ho riscontrato grande dignità e compostezza. Siamo tutti al lavoro per ricostruire il bel paese che eravamo prima dell’alluvione. Ringraziare anche i volontari delle associazioni che hanno ripreso a organizzare eventi per ricostruire il tessuto sociale. Le preoccupazioni maggiori credo siano inevitabilmente quelle su sicurezza idraulica e indennizzi».

Che giudizio date al supporto del Governo in questa calamità?

«È presto per un giudizio compiuto. Ho fiducia nelle istituzioni. Sicuramente è stato assordante il silenzio e il senso di solitudine provato da giugno, quando se n’è andata la Protezione Civile, fino ai primi contatti con la struttura commissariale che abbiamo avuto a inizio agosto, dopo aver lanciato un grido d’aiuto. Ribadisco l’importanza del fattore “tempo”. Sta passando troppo tempo senza un adeguato sostegno, sia di risorse economiche, sia - soprattutto - di risorse umane, per darci modo di ricostruire. La struttura commissariale è informata di ogni nostra necessità. Confido che le soluzioni arriveranno presto. Vorrei si evitasse lo scontro politico e ogni strumentalizzazione elettorale. La politica resti unita di fronte a un’emergenza del genere».

 
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