San Marino. Messaggio della Reggenza sul giorno della memoria
Nel novembre 2005 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato la risoluzione che istituisce la Giornata Internazionale della Memoria. Con tale atto, la comunità internazionale ha inteso rendere omaggio alla sofferenza e al sacrificio delle vittime della Shoah e riconoscere il punto di svolta rappresentato dall’immane tragedia che, nel secolo scorso, si è consumata proprio nel cuore d’Europa. Dall’orrore che la liberazione del campo di sterminio di Auschwitz ha rivelato al mondo intero, dalla barbarie senza precedenti testimoniata dai superstiti è scaturito l’impegno a conservare e a trasmettere la memoria dell’Olocausto. Con la consapevolezza che il ricordo potesse contribuire negli anni a venire a dissipare l’incredulità di fronte all’inimmaginabile e all’indicibile, a contrastare ogni tentativo di negazione, ad evitare l’oblio che il trascorrere del tempo e il venir meno dei testimoni diretti portano con sé. La memoria ha rappresentato - per ogni generazione che da allora si è succeduta - la dolorosa presa di coscienza del male che alberga in ciascuno di noi, il monito ad impegnarsi per contrastarne la diffusione, legittimando pregiudizio, discriminazione e persecuzione contro persone e comunità. Specialmente nei momenti di maggiore incertezza e inquietudine per il futuro, quando più forte è il rischio che a prevalere sulla solidarietà umana siano atteggiamenti di odio e di violenza, quando disinformazione e distorsione della realtà impediscono la conoscenza, la riflessione e l’elaborazione dell’esperienze, soprattutto di quelle più traumatiche. Sul rispetto della libertà e della dignità di ogni essere umano, indipendentemente dalla provenienza, dalla religione e dalla fede politica, sulla democrazia e sullo Stato di diritto, sul principio della collaborazione e cooperazione tra popoli e Stati è stata edificata l’Europa, uscita dalla macerie del secondo conflitto mondiale e dall’orrore della Shoah. A noi oggi, di fronte alla crisi epocale che stiamo vivendo, spetta la responsabilità di mantenere viva questa sofferta eredità storica, culturale e morale affinché, in questi tempi difficili e complessi, possa esserci guida nell’affrontare le sfide e i pericoli di una nuova ripartenza. Nostro dovere è adoperarci per far sì che questa Giornata possa essere parte di un percorso che porti alla formazione di una coscienza critica, perché, come la storia ci insegna, è necessario l’impegno di ogni generazione per rafforzare quei valori e principi che sono alla base della nostra umanità e civiltà e che non possiamo mai considerare acquisiti per sempre. Con questo spirito esprimiamo il nostro plauso per le iniziative in programma in questi giorni anche in Repubblica, al fine di trasmettere, con la memoria della Shoah, la consapevolezza di quanto un piccolo Stato possa mostrarsi grande proprio grazie a quei valori di rispetto e di umana solidarietà cui i Sammarinesi hanno saputo tener fede anche nei momenti più difficili e bui della propria storia.