San Marino. Messaggi di cordoglio per la scomparsa di Fausta Morganti

Romagna | 03 Febbraio 2021 SanMarino News
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ADDIO FAUSTA

La Repubblica di San Marino perde una grande donna, portatrice di un pensiero pregnante, lucido e sapiente. Fausta Simona Morganti, minata da una lunga malattia, ci ha lasciato poche ore fa.
Permeata da una profonda e sentita passione per la politica e la vita sociale della nostra comunità, ha portato fin dall’età giovanile un contributo importante alla vita di questo Paese, prima nelle fila del Partito Comunista Sammarinese a cui aveva aderito con convinzione e passione politica e poi nell’evoluzione di quella forza della sinistra, in seguito Partito dei Progressisti e Democratici Sammarinesi, Partito dei Democratici e Partito dei Socialisti e dei Democratici.
Alle elezioni politiche del 2006 decise di non presentarsi e di ritirarsi dalla politica attiva, dopo aver ricoperto la più alta carica dello Stato come Capitano Reggente nel semestre 1° aprile-30 settembre 2005. Coscienza critica sempre intelligente e raffinata, venne eletta in Consiglio Grande e Generale nelle elezioni politiche del 1974, all’età di 30 anni, alla prima consultazione dopo l’introduzione dell'elettorato passivo per le donne.
Ha ricoperto un ruolo importante nel Governo come responsabile politico della Pubblica Istruzione, la Giustizia, la Cultura e l’Università per ben 14 anni, dal 1978 al 1992.
Convinta fautrice dell’opportunità che la Repubblica di San Marino potesse avere una propria Università, si battè con determinazione per l’approvazione della legge n.127 del 31 ottobre 1985, che istituì l’Ateneo Sammarinese di cui venne nominato, come Rettore, l’On.le Renato Zangheri, già storico sindaco di Bologna.
Durante il suo mandato, Fausta Morganti ha consentito l’attuazione di riforme del sistema scolastico, appoggiato i diversi movimenti culturali sammarinesi e sostenuto la fondazione dell'Accademia Internazionale delle Scienze di San Marino
È stata rappresentante permanente presso l'OSCE.
I suoi studenti la ricordano come appassionata insegnante di lingue sia alle scuole medie che al Liceo.
 
Il Congresso di Stato
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La Confederazione del Lavoro ha espresso il suo commosso cordoglio per la scomparsa di Fausta Morganti con un telegramma inviato ai famigliari.

"Ricordiamo Fausta - hanno scritto il Segretario Generale Giuliano Tamagnini e il Segretario FUPS Elio Pozzi - come una delle prime donne sammarinesi, impegnate in politica, a ricoprire ruoli di primissimo piano sia nel Governo che nelle istituzioni, con grandi capacità e propensione al dialogo con le parti sociali; si è particolarmente profusa per la promozione della cultura in ogni ambito della società e per il miglioramento del livello di istruzione scolastica. Determinante è stato il suo ruolo per la creazione della Università della RSM, a cui ha lavorato instancabilmente fino alla nascita dell'Ateneo sammarinese.

Altrettanto significativo è stato il suo impegno per i diritti delle donne, svolgendo un ruolo determinante all'interno dell'Unione Donne Sammarinesi, i cui obiettivi di  emancipazione e pari opportunità nel lavoro e nella società sono stati sempre condivisi dalla Confederazione del Lavoro. Con lei se ne va una delle esponenti più rappresentative e carismatiche della sinistra sammarinese e del movimento per i diritti delle donne; lascia un grande patrimonio di idee e di valori culturali, civili e democratici, a cui tutti i cittadini possono continuare ad attingere."

 CSdL
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 "In questo momento difficile tutta la CDLS si unisce al dolore di Gilberto, Sara, Lazzaro e Tomaso". Appresa la notizia della scomparsa di Fausta Morganti il segretario della CDLS, Gianluca Montanari, ha inviato alla famiglia una lettera di condoglianze.
 
"Passione e visione. Su questi pilastri Fausta Morganti ha costruito il suo lungo e intenso  impegno politico. Figlia delle grandi utopie del Novecento, con lei se ne va un pezzo di storia della Repubblica.   Considerava valori inamovibili equità e giustizia sociale, solidarietà, libertà, diritti umani e sociali, democrazia e partecipazione".
"Fausta - continua la missiva del segretario CDLS-  è  stata testimone di primo piano di quella politica che è tutt'uno con la cultura. Ed è grazie alla sua convinzione e determinazione  che San Marino si è dotata di una Università. Importante anche il suo sostegno alla fondazione  dell'Accademia Internazionale delle Scienze di San Marino".  
 
"Nel mezzo di questa emergenza pandemica, - conclude Montanari -  la sua ultima battaglia è stata quella a difesa della sanità pubblica. E lo ha fatto con quello stile appassionato e diretto che ha sempre contraddistinto il suo impegno civile".  

CDLS
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Il Partito Democratico Cristiano Sammarinese partecipa con i sensi del più profondo cordoglio al dolore per la scomparsa di Fausta Simona Morganti.
Il Paese perde con Lei una figura autorevole per la politica e per la vita sociale della nostra comunità; fautrice dell’opportunità che la Repubblica di San Marino potesse avere una propria Università, si è battuta con determinazione per l’approvazione della legge n.127 del 31 ottobre 1985, che istituì l’Ateneo Sammarinese di cui venne nominato, come Rettore, l’On.le Renato Zangheri, già storico sindaco di Bologna. Durante i suoi mandati in Congresso di Stato, Fausta Morganti, ha operato per l’attuazione di importanti riforme del sistema scolastico, ha appoggiato con convinzione il nascere di diversi movimenti culturali sammarinesi e sostenuto la fondazione dell’Accademia Internazionale delle Scienze di San Marino. La passione e la convinzione che hanno caratterizzato il suo agire fin dall’età giovanile rimarranno a testimonianza e riferimento anche per le future generazioni.
 
PDCS
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Libera esprime il proprio cordoglio per la scomparsa di Fausta Morganti.
Una donna straordinaria, competente. Un politico di grande spessore, di visione e cultura. Amante della nostra storia e delle nostre tradizioni, equilibrata e precorritrice di tanti progetti che sono ancora un baluardo per il nostro Paese.
Ricordiamo i grandi traguardi: la costituzione dei Centri Sociali, la struttura degli Istituti Culturali (Musei, Biblioteca e Archivio), l'Università.
Fausta Morganti ci lascia una forte testimonianza di servizio allo Stato.
Un percorso culturale fatto di intuizioni e iniziative coraggiose.
Lungimiranza e visione: valori che devono tornare al centro delle azioni della politica, della buona politica che Fausta ha saputo interpretare al meglio.
Ci ha lasciato un grande punto di riferimento per la nostra piccola Comunità . 

Libera
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I Consiglieri di Repubblica Futura ed i suoi aderenti ricordano con affetto la collega ed amica Fausta Morganti.
Fausta è stata una importante ed attiva esponente del mondo politico sammarinese ed ha ricoperto negli anni incarichi istituzionali di prestigio, contribuendo con tenacia ed entusiasmo alla crescita culturale del nostro Paese.
Ricoprendo in due diversi momenti l'incarico di Segretario di Stato all'Istruzione e Cultura, ha fortemente voluto la nascita della nostra Università e contribuito alla sua crescita e sviluppo.
Ha favorito l'evoluzione della Scuola Secondaria Superiore, sostenendo convintamente l'apertura di nuovi indirizzi scolastici ed ha sempre patrocinato lo studio delle lingue straniere.
Ha animato il dibattito politico sostenendo convintamente i diritti dell'infanzia e delle donne ed ha sempre difeso i valori democratici e i diritti umani.
Noi la ricordiamo soprattutto come persona generosa ed altruista, una sincera amante del nostro Paese e delle sue tradizioni.
Ci uniamo al cordoglio di quanti l'hanno conosciuta ed apprezzata e porgiamo le più sentite e sincere condoglianze al marito Gilberto, ai figli e ai nipoti.

Repubblica Futura
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Il 2 febbraio si è spenta Fausta Simona Morganti. Il suo contributo allo sviluppo culturale del nostro Paese è legato non solo alla riforma del sistema scolastico, alla nascita dell’Università degli Studi di San Marino e a tutte le iniziative intraprese negli importanti ruoli istituzionali ricoperti, anche in ambito internazionale. 
Fausta Morganti è stata un’insegnante della nostra Scuola Superiore e la Scuola, nel giorno delle esequie, vuole ringraziarla e ricordarla attraverso le sue stesse parole. Parole di una attualità sconcertante, che da sole sono in grado di far comprendere di quale ricchezza di pensiero abbiano beneficiato generazioni di studenti.
In un momento di grande sofferenza e smarrimento collettivi, per la difficile situazione che non solo la nostra, ma l’intera comunità internazionale sta affrontando, è importante riscoprire chi siamo ed essere consapevoli che, anche nelle sfide più grandi, il piccolo contributo di ciascuno può essere fondamentale. La dignità, l’orgoglio della propria storia non deve mancare in nessun individuo, perché è su tale consapevolezza che si costruisce il futuro. 
Illuminante, in tal senso, il discorso tenuto da Fausta Morganti al Palazzo dei Congressi il 10 dicembre 1988 in occasione del XL anniversario della dichiarazione dei diritti dell’uomo, che affronta il tema del delicato equilibro tra lo sviluppo scientifico-economico delle società “avanzate” e il rispetto della natura e di tutte le culture esistenti, per soffermarsi infine sulla specificità della storia sammarinese. Ne riportiamo poche parole, ma sufficienti:

“Storicamente la cultura occidentale si distingue dalle altre per il distacco molto più netto dalla natura per aver sempre manifestato verso la natura una espressione di dominio e di prevaricazione, come verso una madre odiata; la si è dominata e sottomessa, fino a presupporre la disintegrazione in un emblematico annientamento.
La nostra realtà e la nostra storia scaturiscono anch’esse dalle contraddizioni, il flusso che ci sostiene è composto da innumerevoli elementi che si intrecciano e si sovrappongono, e mantengono aperte le contraddizioni.
Vi sono elementi trascinanti anche dalla nostra storia che ne mantengono vivi i valori umani, la nostalgia di un rapporto non aggressivo con la natura umana e con noi stessi.
La stessa presenza della Repubblica di San Marino è una contraddizione vivente nella realtà di oggi. Mentre gli Stati si sono formati e si sono mantenuti solo in virtù del loro potere economico e culturale, il nostro si è mantenuto conservando le caratteristiche dimensionali e istituzionali di un comune medievale: si sarebbe tentati di dire che San Marino è rimasto per una dimenticanza della storia, se non conoscessimo che anche questa realtà è invece una conseguenza è un risultato della volontà e delle azioni degli uomini.
La presenza di San Marino a livello internazionale non è affatto una curiosità, ma una realtà che propone ai suoi cittadini il dovere di una riflessione sulle cause che l’hanno permessa e sui doveri che loro competono.
Anche se la possibilità di agire in qualche modo è estremamente modesta, abbiamo doveri che ci caratterizzano e si diversificano. La capacità di rispondervi e di usare gli strumenti del nostro Stato, con tutti i suoi limiti, può costituire la nostra giustificazione storica.
La posizione di non allineamento dei piccoli popoli, pure immersi nella cultura e nella storia occidentale, non è casuale: dalla leggenda delle origini che vuole la nascita della nostra comunità nel periodo di sfaldamento dell’impero romano e in antagonismo con quella concezione dell’ordine del potere, alla nostra storia che ha le sue radici nella nascita delle città indipendenti, uscite dalla tutela dei feudi e con ben altra libera creatività di quelle di oggi, siamo rimasti fuori da quella storia che ha prodotto le grandi monarchie e i potenti Stati moderni.
Siamo condizionati dalla loro economia e dalla loro cultura, ma non l’abbiamo mai accettata completamente e supinamente, non ci siamo arresi e anche per questo, abbiamo oggi caratteristiche particolari: non abbiamo un potere economico, anzi per certi aspetti ne siamo noi stessi espropriati, e non abbiamo nemmeno un potere culturale. Le nostre tradizioni sono troppo modeste per far crescere l’orgoglio di avere qualcosa da insegnare i popoli che oggi si manifestano nel mondo e questo aspetto non è secondario, perché è proprio l’orgoglio della grande cultura a creato ‘la missione civilizzatrice dell’Occidente’. Coperti dalla sicurezza di possedere la vera religione, la vera scienza, la vera arte, i popoli europei si sono sentiti autorizzati a sottomettere l’Africa, l’Asia e le Americhe.
Noi possiamo essere coerenti con la nostra storia: il diritto dei popoli è dunque per San Marino più che una intuizione ciò che ci fa sentire solidali oggi con lo Stato palestinese, domani e sempre con ogni entità politica e culturale.”

Nel porgere questo ultimo saluto a Fausta, la Comunità Scolastica, il Dipartimento e la Segreteria Istruzione si stringono in un abbraccio ai suoi familiari.

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