San Marino. Libera: "Un Governo incapace, qualcosa deve cambiare"

Romagna | 14 Febbraio 2021 SanMarino News
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Siamo a metà Febbraio e il Governo non ha ancora dato nessuna risposta in nessun ambito. 
LA CAMPAGNA VACCINALE. LA PROPOSTA DI LIBERA
Le incredibili difficoltà che il nostro Paese sta trovando nell'operazione di approvvigionamento dei vaccini ci hanno spiacevolmente sorpreso e turbano profondamente la nostra Cittadinanza. Ciavatta e l'Esecutivo devono assumersi le proprie responsabilità. 
 
Libera ha scelto da subito la strada della responsabilità e della collaborazione. Proprio per questi motivi abbiamo ritenuto opportuno informare la Reggenza rispetto alla concreta disponibilità per lavorare immediatamente e con assoluta trasparenza con le autorità Italiane, Europee e la stessa Pfizer, per soluzioni aggiuntive (non alternative, né competitive) rispetto a quelle previste negli accordi sottoscritti che non stanno dando risultati.
 
Soluzioni che possano portare a vaccinare i cittadini sammarinesi nel più breve tempo possibile attraverso l'utilizzo di ogni canale diplomatico per il reperimento dei vaccini come già proposto da un ODG di Libera del 22/1/2021. Riteniamo, infatti, opportuno giocare d'anticipo al fine di creare le condizioni per reperire in ogni modo tutti vaccini autorizzati dall'Ema o anche quelli che hanno avviato l'iter per l'autorizzazione per essere pronti per tempo nel momento in cui avranno definitivamente superato il vaglio e non rischiare di arrivare in ritardo ancora una volta. Ci sembra che la nostra proposta sia stata perseguita da una parte del Governo che, anche su questo tema, e' decisamente spaccato. 
 
SUPPORTO ALLE IMPRESE. GLI ANNUNCI HANNO STANCATO, SERVE CONCRETEZZA 
Sul tema ristori e sostegno alle imprese e famiglie nonostante i reiterati annunci, che rasentano il ridicolo, o i penultimatum  di Pedini, pensiamo che la risposta debba arrivare concretamente e celermente visto anche l'enorme malumore degli operatori economici. 
E' ormai evidente che le scelte scellerate dei mesi scorsi del Governo hanno portato la Repubblica di San Marino a dover sottostare, senza possibilità di manovra, alle regole imposte dalla vicina Italia ma la cosa ancora più grave è che i 150 milioni del Delaware arrivate senza un minimo di trasparenza in territorio pare siano stati usati per spesa corrente, liquidità e sistema bancario. 
Libera crede sia arrivato il momento di condividere e monitorare, euro per euro, al fine di evitare regalie agli amici degli amici o spreco di risorse pubbliche, le risorse arrivate dal prestito ponte insieme alle forze sociali ed economiche. 

E' arrivato il momento, visto il pericoloso immobilismo del Governo, di cambiare, di lavorare insieme e produrre risultati non limitarsi a scaldare la poltrona perché in ballo c'è in gioco la sopravvivenza sociale ed economica del nostro Paese. 

BENE L'OPPOSIZIONE AL DECRETO, LIBERA L'AVEVA CHIESTO SUBITO 
Bene che il Governo si sia opposto all'archiviazione sul caso Titoli.
Tale azione, da subito richiesta da Libera chiedendo anche un dibattito in merito in Consiglio Grande e Generale, si è resa necessaria vista la mole mediatica e giudiziaria correlata all'inchiesta del Commissario Morsiani che riguardava Banca Cis, istituto di credito che e' stato prima commissariato e poi risolto nel 2019 con la legge sulle risoluzioni bancarie. 

RICORDIAMO LA LEGGE SULLE RISOLUZIONI BANCARIE 
Questo provvedimento, proposto e voluto da Libera, ha consentito dopo più di 10 anni di far chiarezza ed arginare certi interessi che da troppo tempo condizionavano abbondantemente la politica e non solo. Come emerso anche dalla relazione della commissione d'inchiesta. Inoltre si è iniziato a far pagare chi ha causato per primo il dissesto bancario (recuperati più di 60 milioni fra capitale sociale degli azionisti e falcidie su coloro che hanno causato il buco bancario di Cis) e sono state avviate le azioni di responsabilità dei manager bancari. Libera continua a pensare che a pagare gli errori del passato non possano essere sempre i cittadini ma che si debbano perseguire le reali responsabilità.

NON BASTA PERÒ: ORA PRESA DI DISTANZE E RESTITUZIONE DEL MALTOLTO
Per questo chiediamo al Governo:
-di prendere le distanze dal capogruppo Npr che sottoscriveva scritture private con Grandoni, come scritto nella relazione della Commissione d'inchiesta e che siede ancora in Consiglio Grande e Generale;
-di fare chiarezza sullo stato dell'arte delle azioni di responsabilità dei manager bancari Cis;
- di avviare un approfondimento tecnico per capire, rispetto alle indagini della procura italiana legate all'acquisto di mascherine intermediate dall'ex Ad di Cis Guidi, quali azioni poter intraprendere per avviare percorsi di sequestro preventivo delle somme oggetto di contestazione allo stesso Guidi, il quale è rinviato a giudizio per il Caso Titoli, al fine di evitare che si possano disperdere le disponibilità su cui rivalersi in caso di illeciti;
-di poter discutere in Cgg del decreto Morsiani per poter svolgere tutte le valutazioni politiche del caso.

Libera, che per prima aveva sollevato queste proposte, attende coerenza e concretezza.
 
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