San Marino. Le riforme per migliorare la PA

Romagna | 08 Febbraio 2021 SanMarino News
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Nella ricorrente crisi economica che da anni attanaglia il nostro Paese, la ricetta che viene presentata come panacea e soluzione di tutti i mali è sempre la medesima: un bisogno impellente di semplificare e riformare l’amministrazione pubblica sammarinese, rinnovandone i servizi e limitando, laddove possibile, il suo peso in termini di spesa sui conti pubblici.
Principi che hanno trovato nel corso degli anni ottimi riferimenti sui programmi di tutte le forze politiche e ampia condivisione dalle parti sociali, soprattutto in periodi elettorali. Il problema è che alle belle parole spesso non sono seguiti gli opportuni fatti. E questo anche a causa delle grosse resistenze che si incontrano quando quelle misure di rinnovamento e ridefinizione vogliono essere attuate per davvero. 
Obiettivo principale di questa legislatura è invertire la rotta di questo processo: in questo spettro di interventi rientra la revisione delle UO del Dipartimento Territorio e Ambiente messa in campo dalla Segreteria Territorio e Ambiente e dalla Segreteria di Stato Affari Interni sul finire dell’anno appena concluso. Un primo tassello che ha visto una sostanziale redistribuzione delle funzioni, con conseguente riduzione di passaggi procedurali, controlli, adempimenti ridondanti, eliminando duplicazioni e sovrapposizioni di operatività fra diverse strutture.
L’intervento si sviluppa a partire dalle indicazioni dell’attuale Programma di Governo che prevedono d’inquadrare le UO del Dipartimento Territorio e Ambiente in tre aree tematiche omogenee: Area Territorio, Area Ambiente e Area Sicurezza. Tali Aree raggruppano UO con scopi coerenti tra loro, rappresentando così chiaramente il principale riferimento delle Istituzioni e dei cittadini per le tematiche e settori regolati.
L’intervento di riforma riguarda poi anche l’Azienda Autonoma di Stato per i Lavori Pubblici (AASLP) che consolida la propria mission, allargata recentemente all’attività di progettazione, cui si aggiunge il compito di gestire il verde pubblico, prima di pertinenza dell’UGRAA, e la manutenzione degli edifici pubblici in modo esclusivo e completo per gli interventi sulla parte impiantistica.
 
Quello che si sta predisponendo è quindi un vero e proprio Assessment Center, metodologia di lavoro utilizzata in ambito aziendale per la mappatura delle risorse umane, la valutazione del potenziale dei dipendenti, le possibilità di crescita e di sviluppo.
Insomma, un percorso complesso, sicuramente non privo di scelte impopolari, ma con gli obiettivi ambiziosi di dare nuova linfa e crescita ad alcuni dei tanti uffici della nostra pubblica amministrazione. D’altronde, basterebbe guardare con attenzione a cosa vengono dedicati i fondi di sviluppo stanziati per il post-pandemia nei paesi a noi limitrofi, per capire quanto certe scelte e percorsi di riforma non siano più rinviabili.
Il Decreto è l’inizio di un percorso che andrà quindi implementato e perfezionato congiuntamente alle varie strutture coinvolte affinchè possano essere apportati quei necessari correttivi utili a portare un miglioramento e ad elevare la qualità dei servizi offerti alla cittadinanza.
 
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