Riccardo Isola - «Abbiamo aspettato una settimana dopo aver avuto l’imposizione della chiusura per cercare di continuare a regalare di nuovo sorrisi ed emozioni di gusto». Questo è il pensiero dello chef Daniele Baruzzi, del ristorante Insolito di Russi, per quanto riguarda il servizio di delivery. «Noi, a differenza di altri, forse siamo stati più pronti e preparati visto che storicamente già facevamo catering. Al di là di questo - continua Baruzzi - il nostro servizio di consegna a domicilio dei nostri piatti si concentra soprattutto nel week-end, alla sera, mentre la domenica e festivi anche a pranzo. Se dal 4 maggio cambierà qualcosa lasciando maggiore libertà di apertura stiamo pensando anche di iniziare a realizzare pranzi aziendali per le attività del territorio. Il nostro bacino di distribuzione è per lo più provinciale. Portiamo i nostri piatti e menù da Ravenna a Faenza passando per Lugo e Bagnacavallo».
Ma non c’è solo la quotidianità. All’Insolito si guarda anche avanti. «Oltre a buonissimi risultati ottenuti durante le feste pasquali – rimarca con soddisfazione lo chef – con menù calibrati per le feste, abbiamo deciso di continuare a proporre, in asporto, anche i menù particolari come quelli alle erbe, a maggio, e se dovessimo continuare così vedremo cosa altro fare. Intanto abbiamo messo in pista, in collaborazione con Ravenna Fodd anche un’iniziativa di gemellaggio hosting con i nostri colleghi. Durante il prossimo futuro, infatti, la nostra cucina sarà aperta a chef di locali e non solo che per un motivo o per un altro non possono realizzare delivery. I nostri fornelli saranno così a loro disposizione per la realizzazione di menù a “quattro mani” da proporre alla clientela».
In definitiva «noi cerchiamo di regalare emozioni ma è chiaro che non possiamo certo nascondere il fatto che la ristorazione, per come l’abbiamo conosciuta prima della quarantena, cambierà e non poco nel futuro. Noi abbiamo adattato il nostro modo di rispondere alle esigenze e ai gusti della cliente senza però mai perdere l’identità e, crediamo, lo stile e la qualità del nostro modo di pensare e realizzare la cucina. Un modo di cucinare che valorizza e valorizzerà sempre di più la filiera italiana delle materie prime».