Russi, la sindaca Palli: «San Giacomo vivrà davvero se si aprirà a tutti i pubblici»

Romagna | 18 Giugno 2022 Cronaca
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Federico Savini
«È risaputo che usare un luogo dal comprovato valore storico e dalla fragile bellezza per eventi pubblici comporta dei rischi. Ma l’alternativa, molto spesso, è quella di vederlo appassire poco per volta, senza dargli una seconda vita. Palazzo San Giacomo è un luogo eccezionale, ma anche eccezionalmente impegnativo per un Comune come Russi. Penso che la prima cosa da fare per dargli un futuro e riportarlo al centro della vita culturale non solo della nostra città sia di “de-cattedralizzarlo”, cioè di smettere di considerarlo inutilizzabile per tanti generi di eventi». Valentina Palli, sindaca di Russi, carica di un valore assolutamente programmatico (e quindi concreto) la mostra «Alla Natura», che partirà sabato 18 proprio negli spazi della monumentale villa di campagna dei conti Rasponi (vedi box per i dettagli sulla mostra). Una mostra assolutamente non convenzionale, o comunque di sicuro diversa da quel che ci si aspetta pr inaugurare la nuova vita culturale del palazzo, che in questi anni è stato oggetto delle prime, agognate opere di ristrutturazione grazie principalmente ai fondi di PowerCrop. «In questo momento - spiega Valentina Palli -, al pian terreno del palazzo sono ristrutturata quattro stanze del piano terra, quelle a destra venendo dal Carrarone, e anche il transetto, cioè la stanza che ha la porta centrale e quella sul retro. Sono state restaurate integralmente, con nuovi infissi e abbattimento delle barriere architettoniche».
E poi c’è il nuovo corpo di fabbrica sul retro…
«Sì, in accordo con la Soprintendenza è stato abbattuto lo scalone retrostante e il corpo di fabbrica ha le scale e l’ascensore per il primo piano, o piano nobile, che non è ristrutturato ma sarà comunque usato per la mostra. E poi, sempre nel corpo di fabbrica ma al piano terra, c’è l’ingresso, che sarà proprio quello dedicato alle mostre. Il transetto sarà comunque aperto, sia sul davanti che sul retro, ma l’ingresso è nel corpo di fabbrica.
Questa prima mostra indica già la via che seguirete in futuro?
«Per molti aspetti sì, perché non è la mostra che a San Giacomo ti aspetti. È facile immaginare che il palazzo sia adattissimo ad ospitare mostre canoniche, è uno spazio splendido e nel suo futuro ci saranno anche mostre del tutto convenzionali. Ma l’intento dell’Amministrazione è fare di San Giacomo un luogo assolutamente poliedrico, quindi partire con una mostra spiazzante è il primo modo di attirare al palazzo un pubblico nuovo, non quello che già lo conosce e che di certo non vogliamo abbandonare. Ma vogliamo allargare la fruizione, la conoscenza e in definitiva l’utenza del palazzo. Questa mostra ha aspetti “dissacranti” nella misura in cui ci sono installazioni nello spazio tra una stanza e l’altra, che quindi in qualche modo “guastano” l’immacolata perfezione architettonica del palazzo; un luogo che dobbiamo immaginare adatto non solo alle visite guidate, che naturalmente proseguiranno, ma anche ai concerti rock e punk che ospiteremo in agosto (vedi box, nda), oltre naturalmente a quello del Ravenna Festival, partner ormai storico e fondamentale. Il pubblico di quegli eventi potrà visitare la mostra e il palazzo. Diversamente rischierebbe di ignorarlo per tutta la vita».
Prevedete di utilizzare in modo mirato altri spazi?
«Il transetto non è ancora arredato non per caso. Aspirerei a far sì che un privato ci organizzasse iniziative, anche di carattere ristorativo, magari per sei mesi all’anno. Sarebbe un corollario importantissimo per le iniziative culturali del palazzo. C’è poi uno spazio che abbiamo candidato con un bando come hub per lo scambio intermodale per le bicilette; in parole povere, esistendo un turismo slow di persone che arrivano dal mare percorrendo l’argine del Lamone, qui potremmo dedicargli un luogo attrezzato per la manutenzione delle biciclette. Anche in questo caso, sarebbe occasione per visitare la mostra e il palazzo. L’obiettivo è che San Giacomo venga conosciuto da più persone possibili. Solo questa premessa gli aprirà prospettive nuove».


L’arte site-specific di «Alla Natura» per tutta l’estate
Il progetto culturale di Palazzo San Giacomo partirà esattamente sabato 18 giugno, quando alle 18 inaugurerà la mostra «Alla Natura, l’azione artistica come ultimo rito magico e salvifico», con opere site-specific progettate e realizzate sul posto da artisti contemporanei come Andreco, Borondo, Daniele Cabri, DEM, Oscar Dominguez, Gola Hundun, Monika Grycko, Chiara Lecca, Margherita Paoletti e un maestro ormai storicizzato come Joseph Beuys. «È la figura-guida della mostra - spiega Alessandra Carini, che ha curato l’esposizione con la collaborazione di Benedetta Pezzi -, un artista che fin dagli anni ’70 si è occupato con lucidità e pionierismo di come l’azione dell’uomo si riverbera sulla natura. Questa mostra è dedicata proprio al rapporto tra la natura e l’uomo e in particolare alla tragedia ambientale e umanitaria che viviamo, e dalla quale abbiamo immaginato si potrà uscite solo attraverso un rito magico. A parte Beuys, che è scomparso nell’86, gli altri artisti coinvolti hanno tutti lavorato all’interno del Palazzo, con opere inedite e pensare per questi spazi. Si tratta di artisti legati a questo territorio, più e meno affermati, anche all’insegna del dialogo intergenerazionale. Il palazzo è stato pienamente rispettato nella sua fisionomia, in particolare al primo piano, non ristrutturato, e certe opere sono state collocate in modo studiato proprio per come vengono osservate all’interno dell’architettura del palazzo. Sarà un’esperienza, insomma; del resto, la psicomagia di Jodorowsky è un’altra delle suggestioni che ci hanno guidato».


Concerti punk e prog in agosto
Se il Ravenna Festival tornerà nel grande cortile di Palazzo San Giacomo i prossimi 25 e 26 giugno, con la Notte del rap e quella dedicata alla musica irlandese, a fine agosto la musica sarà nuovamente protagonista con due iniziative di tutt’altro tenore, tese proprio ad ampliare il pubblico del palazzo. Il 26 e 27 agosto sarà ospitato qui lo Ziggyfest, organizzato da Nicola «Zigulo» Fabrizio, che ha convocato alcune tra le più importanti band punk-rock della scena nazionale e non solo. Gli headliner internazionali non sono ancora stati ufficializzati, ma a San Giacomo nella due giorni si esibiranno Persiana Jones, Talco, The Oppressed, Bull Brigade, Nabat, Klasse Kriminale e gli storici Raw Power. Il 28 agosto sarà invece a cura del Mei il Festival Beat, Prog & Rock, imperniato sui 50 anni della band russiano-alfonsinese della Guercia Figura Goffa, in cui milita anche Vittorio Bonetti. Insieme a loro suoneranno anche Arancia Meccanica, Favole & Veleno, Roger & Clan e il mitico Gian Pieretti.


 
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