Russi, la Pubblica Assistenza festeggia i 40 anni

Romagna | 23 Settembre 2023 Cronaca
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Federico Savini
«I servizi più richiesti, negli ultimi anni, sono trasporti che definirei più “sociali” che “sanitari”, richiesti soprattutto da disabili e anziani. Che la popolazione invecchi è un dato di fatto e nell’area di Russi gli anziani che vivono soli rappresentano quasi un quinto dell’intera popolazione. Tenuto presente questo dato, la Pubblica Assistenza continua a fare trasporti sanitari con l’ambulanza, in una quantità che è circa un quarto rispetto a quelli col doblò, e poi presìdi a eventi, trasporti secondari dell’Ausl e una sera alla settimana di appoggio al 118». Enrico Castellari sintetizza così i servizi ma anche il quadro delle esigenze sociali che emerge dal suo «osservatorio», ovvero quello del presidente della Pubblica Assistenza Città di Russi, associazione dei record non soltanto per il numero e la qualità di servizi alla popolazione che mette in campo quotidianamente ma anche per l’introito da 5 per mille che ogni anno le permette di mantenere mezzi e servizi, il secondo in provincia di Ravenna dopo lo Ior.
L’associazione festeggerà i suoi primi 40 anni domenica 24 settembre, con un raduno alle 9.30 in piazza, l’inaugurazione dei nuovi mezzi di trasporto e la consegna, nel giardino della Rocca, di un ricordo ai volontari, senza contare lo spettacolo di Gianni e Paolo Parmiani che la Pa offrirà alla città il prossimo 18 novembre.

LA STORIA
Fondata da Ennio Carpi nel 1983 per compensare, con un’ambulanza guidata da volontari, l’assenza di un Pronto Soccorso nella città dei Farini (dove era ancora attivo l’ospedale), la Pubblica Assistenza Città di Russi nacque sulla scorta dell’esempio ravennate ma si rese autonoma velocemente, consolidandosi soprattutto durante gli anni della presidenza di Giuliano Casadio attorno a un nucleo di volontari che, coi mezzi e le competenze che pionieristicamente riuscirono a mettere insieme, cominciò a fornire un servizio di utilità sociale che solo con gli anni sarebbe stato compreso nella sua importanza dall’intera cittadinanza. In questo senso, la lunga presidenza negli anni ’90 di Sergio Retini (futuro sindaco) e poi quella di Giovanni Balelli delinearono il quadro di un’associazione votata principalmente al trasporto sanitario (gradualmente quindi sempre più taxi ospedalieri e meno soccorso con l’ambulanza, lasciato ai professionisti), con una grande serietà nel campo della formazione di volontari che svolgono un servizio delicatissimo e oltremodo utile alla comunità. Questo senza contare azioni di cooperazione internazionale, corsi di abilitazione sempre più puntuali e progetti pionieristici come quello della Defibrillazione Precoce, attivo a Russi da oltre un decennio grazie anche all’impegno dell’associazione guidata con numeri sempre più ingenti e in continua crescita da Elio Cortecchia, ancora oggi attivo al fianco dell’attuale presidente Enrico Castellari.

IL PRESENTE
Il nuovo corso base gratuito per formare soccorritori volontari all’interno della Pa di Russi sarà presentato mercoledì 27 settembre nella sede di piazza Farini 37 (alle 20) e il corso durerà dal 2 all’11 dicembre. «Lo stato di salute dell’associazione è stazionario e i numeri sono sempre importanti, con 109 volontari – conferma Enrico Castellari -, ma è chiaro che il tema del rinnovamento è sempre prioritario. Sono molti quelli che, per limiti di età o altro, devono smettere di fare i soccorritori, ma devo dire che, specie di recente, abbiamo avuto un bel numero di nuovi ingressi: il corso del 2022 è stato frequentatissimo. Con il corso si fa la formazione ma è solo strada facendo che si capisce quanti dei corsisti poi faranno davvero i soccorritori o trasporteranno i dializzati, i malati, gli anziani e i disabili verso i luoghi di cura. Si tratta di impegni e di esperienza sui quali nulla si può dare per scontato. Non sono molti i giovani che si avvicinano alla Pa - prosegue il presidente - e soprattutto hanno, comprensibilmente, disponibilità di tempo soprattutto nei weekend, mentre i pensionati possono trasportare persone negli ospedali anche durante la settimana.»
La Pa di Russi non serve solo i cittadini del territorio comunale, ma anche delle aree di Piangipane e Roncalceci-Filetto. «Questo come aree prioritarie - precisa Castellari -, e per le persone che risiedono in questi territori i servizi sono a offerta libera (non è una cosa molto comune, nda). Possiamo comunque trasportare anche persone di altri territori, in questo caso a pagamento e compatibilmente con le possibilità. Siamo attivi quotidianamente in tutta la provincia di Ravenna e in generale in tutta la Romagna; più occasionalmente possiamo trasportare malati anche verso Bologna, Modena o Ferrara».
Vale la pena ribadire, in ultimo, che l’impegno di tutti è puramente volontaristico. «Abbiamo due dipendenti - conclude il presidente - per le gestioni amministrative e burocratiche. Facciamo un servizio importante e delicato, fatto di aggiornamenti e circolari continue, e per fare tutto nel modo migliore occorre la massima serietà».
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