Russi, il centrosinistra riconferma Valentina Palli, contro Sante Samorè del centrodestra e Giordano Cignani di Rifondazione

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Federico Savini
Sarà una sfida a tre quella per il prossimo sindaco di Russi. Alle elezioni amministrative dell’8 e 9 giugno gli abitanti della città dei Farini dovranno scegliere se riconfermare sindaca Valentina Palli, candidata delle forze del centrosinistra con la lista «Insieme per Russi», oppure il candidato di «Centro Destra per Russi» Sante Samorè o quello di Rifondazione Comunista Giordano Cignani.
Dunque a Russi si sfideranno Valentina Palli, sindaca che ha amministrato in questi anni per il centrosinistra, e due figure molto note in città, ossia l’ex insegnante di agraria Sante Samorè, con esperienze associazionistiche e candidato dalle forze del centrodestra, e Giordano Cignani, anch’egli ex insegnante (di fisica), nonché vicesindanco negli anni ’80 nella giunta Bendandi e militante di lungo corso di Rifondazione Comunista
(che 5 anni fa candidò il fratello Bruno).

Quali sono le tre priorità del vostro mandato sulle quali, qualora veniste eletti, cerchereste di intervenire fin dai primi mesi?
Giordano Cignani: ««Russi per la pace, in ogni sede e in ogni luogo. Stiamo scivolando in una spirale di guerra. Il mondo capitalistico occidentale si è involuto in una crisi ideale, politica ed economica. Un potere neocoloniale contestato da Asia, Africa e America Latina. Sono 30 anni che l’Occidente  scatena guerre per riaffermare il proprio predominio. La guerra in Ucraina e il genocidio di Gaza sono solo gli ultimi episodi. Temo che un’escalation, fino a una guerra nucleare, non sia solo possibile, ma probabile. A chi pensa che un Comune debba interessarsi solo a questioni locali,  rispondo che è miope e ogni miliardo speso in guerra corrisponde per Russi a 200.000 euro sottratti alla spesa sociale. Poi va ridata dignità al Comune. Negli ultimi 30 anni, con la falsa propaganda di autonomia e democrazia, è stata praticata da tutti i governi una politica opposta: i Comuni sono stati deprivati della maggior parte dei poteri, tra pensionamenti ed esternalizzazioni. La scusa? “Efficienza e risparmio”, ma la qualità è calata e i costi aumentati. Le lista d’attesa per le visite mediche ne sono il più palese riscontro. Ogni giorno, poi, in Italia ci sono più di tre omicidi sul lavoro. Occorre controllo su luoghi di lavoro e metodi di appalto, va vietato o limitato il sub-appalto».
Valentina Palli: «Nei primi mesi le priorità di intervento saranno inaugurare tre opere fondamentali per dare risposte al territorio. Uno è l’Ospedale di Comunità, che riporterà a Russi venti posti di degenza ospedaliera, rafforzando la rete sanitaria di prossimità. Poi Casa Canterini, una palestra per le autonomie rivolta alle persone con disabilità, e le due nuove sezioni di asilo nido, che aumenteranno l’attuale offerta di ulteriori 20 posti. Opere per le quali siamo un anno in anticipo rispetto ai tempi dettati dal Pnrr».
Sante Samorè: «Il primo punto è il ripristino del decoro di piazza Farini e di corso Farini. Poi sarà necessario procedere alla chiusura delle buche nelle strade centrali di Russi e del forese. Terzo punto: esenzione totale, per 5 anni, dei tributi comunali (Imu, Tasi, Tari, etc…) per le piccole attività commerciali di nuovo insediamento».

Quali sono, invece, i temi e gli interventi che intendete sviluppare nel medio-lungo periodo, sul territorio, nei prossimi cinque anni?
Giordano Cignani: « Artigianato e commercio richiedono attenzione. Russi è stata un polo attrattivo anche per la qualità di questi settori, fonti della vivacità economica, politica e culturale della città. Oggi sono in contrazione. Nel cuore della città ho contato più di 20 locali chiusi, e va peggio nelle frazioni. Se volete mangiare un “bël e cöt” artigianale dovete andare dall’unico macellaio che resiste. Le cause sono l’evoluzione tecnologica che richiede investimenti e formazione, su cui il Comune può intervenire, e la sciagurata politica della Regione che favorisce la grande distribuzione,
con prezzi da “dumping”. Poi ci sono i trasporti. Mi sembra ipocrita lamentarsi per le troppe auto e l’inquinamento quando i trasporti pubblici sono
in uno stato disastrato e inefficiente. Penso all’antico progetto di usare la ferrovia anche come navetta oraria con uso (gratuito) di bicicletta. Serve una volontà politica comprensoriale per creare una rete efficiente di trasporto pubblico. E ricordo che i servizi pubblici non devono essere a pareggio, i cittadini pagano le tasse!».
Valentina Palli: «Non è più rinviabile la necessità di avere una nuova palestra, tanto per dare risposta alle società sportive già attive, quanto per  accogliere i cosiddetti “sport minori”. Il centro storico dovrà essere riqualificato e si dovrà proseguire con la rigenerazione delle aree cittadine più critiche. Si dovrà anche avviare un progetto che veda protagonisti gli adolescenti, quella fascia d’età che oggi non trova risposte significative nel territorio e che è stata maggiormente penalizzata dalla pandemia».
Sante Samorè: «Puntiamo al superamento della raccolta dei rifiuti porta a porta. E al ripristino dei cassonetti con tessera, o ancora meglio quelli con i chips, che si utilizzano in Trentino. Altro punto è l’esenzione degli oneri di urbanizzazione per la ristrutturazione dei fabbricati del centro storico. Ci impegneremo poi a ricercare ogni possibilità di costruire una palestra per le scuole medie».

Esiste, in tutta Italia, un problema di caro-vita e povertà crescente. Come lo si può affrontare con gli strumenti di un Comune?
Giordano Cignani: «L’Italia è l’unico Paese europeo in cui i salari, dall’introduzione dell’euro, non sono aumentati in valore reale. È persino banale dire che bisogna aumentarli. Non sono per gli interventi caritatevoli e individuali, poco dignitosi per chi li riceve. Penso all’edilizia popolare per contenere gli affitti, ai servizi comunali alla persona da ampliare e adeguare alle esigenze delle famiglie».
Valentina Palli: «Si affrontano questi problemi lavorando con il servizio sociale associato, per dare risposte che rappresentino per i cittadini “abiti sartoriali” cuciti sulle loro rispettive e peculiari necessità, con la volontà di trovare strumenti di integrazione e reinserimento soprattutto occupazionale. Parimenti, nel tavolo di lavoro sempre operativo con le organizzazioni sindacali, il Comune non ha mai fatto mancare fondi che diano immediato sostegno».
Sante Samorè: «La questione della povertà crescente è il risultato di una politica di austerità messa in atto dal 2011, che ha schiacciato i salari e distrutto la domanda interna. Un’amministrazione comunale, purtroppo, non può risolvere questo problema».

Che ruolo ha l’associazionismo nel vostro Comune e come si può sostenere il rinnovo generazionale?
Giordano Cignani: «È vivo ed esteso in ogni settore. Ritengo tuttavia che non sia esclusivo compito dell’associazionismo stimolare la partecipazione dei giovani alla vita pubblica. Ritengo sia più utile un’amministrazione più partecipativa e democratica in senso ampio».
Valentina Palli: «Le associazioni sono la ricchezza più vivace del nostro Comune e vanno sostenute nelle loro attività e nel reclutamento di nuovi iscritti. Il rinnovo generazionale deve essere sostenuto dando alle persone risposte ai quei bisogni individuali che le tengono lontane dalla loro dimensione pubblica (sostegno caregiver, maggiori posti asilo...), restituendo così loro una parte di tempo che possano dedicare alla solidarietà e al volontariato».
Sante Samorè: «Le formazioni sociali e le reti di solidarietà impegnate nel territorio vanno sostenute nella loro progettualità e coordinate allo scopo di realizzare un sistema pubblico-privato».
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