Russi, due notti di musica a San Giacomo, mentre a Cotignola la paglia prende vita

Romagna | 24 Luglio 2021 Cultura
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Federico Savini
Sembra quasi una cosa «normale» - nel senso di «nata per vocazione naturale e non per esigenze pandemiche» - l’attesa che nel pieno dell’estate 2021 vibra intorno ai grandi eventi che riporteranno le persone fuori dai centri e nel pieno dei grandi spazi all’aperto offerti dalla campagna bassoromagnola. Sul retro di Palazzo San Giacomo a Russi, in quello che rischia seriamente di essere lo spazio per eventi più grande di tutta la Romagna, il Ravenna Festival tornerà con due serate speciali, mentre a Cotignola sotto il rivale del Senio si ergerà – a due anni dall’ultima volta – un teatro di paglia, grazie all’Arena effimera ma così tangibile che nel corso degli anni ha consolidato in tutta la regione la fama di Primola. E che anche se non sarà proprio magniloquente come in passato (il distanziamento rimane inderogabile), regalerà comunque fare un sospiro di sollievo a chi avesse voglia di fare un «bagno culturale rigeneratore».

RUSSI
Due notti musicali sono quanto propone il Ravenna Festival nel fine settimana per il ritorno nella grande arena naturale del parco di Palazzo San Giacomo, a Russi. Sabato 24 alle 21.30 per «La Notte del Prog» debutterà sul palco russiano il progetto «Uno nel Tutto», che vedrà in scena il batterista veterano Vince Vallicelli con un trio di leoni dell’avant-rock italiano: Stefano Pilia (Afterhours) alla chitarra, Roberto dell’Era (Afterhours), basso e voce principale, ed Enrico Gabrielli (Calibro 35) a tastiere, fiati e voce. Praticamente la punta di diamante del rock tricolore messa a servizio della tradizione rock che meglio di tutte l’Italia ha saputo esportare in passato: il progressive-rock. In particolare quello degli Uno, formazione di culto che incise un solo disco ma è molto amata dagli appassionati, e della quale faceva appunto parte Vince Vallicelli, uno che suonava con Secondo Casadei, oggi scrive canzoni blues in dialetto romagnolo per l’appunto ha attraversato anche il progressive come una supernova. In sostanza capitò che gli Osanna - band piuttosto blasonata fra le grandi del prog tricolore - in pratica si sciolsero sul palco, nel bel mezzo di un concerto. Così, Danilo Rustici chiese se in sala non ci fosse un batterista e il buon Vince magicamente stava lì, ad assistere alla svolta della sua vita. Così nacquero gli Uno, che sono solo il punto di partenza per gli Uno nel Tutto - coadiuvati sul palco anche dalla cantante Sara Zaccarelli -, un progetto che cercherà di ripartire dall’energia creativa di quella band per costruire un’entità del tutto nuova e al passo coi tempi, seppur memore dei lasciti di un ardente passato.
Sempre sabato 24 e sempre a Russi, ma alle 18.30 nel giardino della Rocca, si terrà un evento propedeutico al secondo concerto: la conversazione sul rap «L’ossessione per le rime», con Carlo Corallo, Rancore, Moder, Dutch Nazari e Pierfrancesco Pacoda. Questo perché domenica 25 alle 21.30 a San Giacomo andrà in scena la «Notte del Rap», presente sul palco con la sua band e prima del quale canterà - sempre sostenuto da una band in piena regola - anche Moder, il faro dell’hip-hop ravennate. Parliamo dello stile musicale più praticato al mondo, al punto che più che un genere è ormai un immaginario, nonché una modalità produttiva alla quale rimanda gran parte del mercato musicale. Moder e Rancore, in particolare, con la loro «ossessione per le rime» daranno un saggio di visionarietà lirica e vertiginosa padronanza delle metriche, allo scopo di vincere pregiudizi e indicare luminose vie per il futuro.
Palazzo San Giacomo, in queste settimane, è già stato e sarà ancora teatro di proiezioni cinematografiche con pic-nic e il 31 luglio tornerà anche il fortunato evento Lallabay, tra moda e musica vintage, in un’edizione modellata sulle esigenze pandemiche.

COTIGNOLA
L’anteprima vera e propria dell’Arena delle Balle di Paglia di Primola è andata in scena giovedì 22, con il concerto della coinvolgente band svizzera l’Orchestre Tout Puissant Marcel Duchamp, mentre venerdì 23 si partirà alle 16 al Monumento Fiume, con il laboratorio fotografico di Michele Buda, per poi sperimentare alle 19 il fascino della musica concreta con Giovanni Lami e Riccardo Ciavolella, dialogare di nuovo di fotografia alle 21 (con Michele Buda e Marco Zanella e Massimiliano Fabbri del museo Varoli), passando quindi al concerto dei San Leo alle 22, con videproiezione di Marco Zanella, secondo i crismi del festival cotignolese Radici (prenotazioni a museovaroli@comune.cotignola.ra.it).
È però da giovedì 29 luglio che sono in programma le quattro serate del lungo week-end dell’Arena di paglia di Cotignola. Della quale, si sa, sarà bello anche solo esplorare gli allestimenti di Land Art o sostare al nuovo bar Parataj, quello nato dopo l’incendio dei mesi scorsi. È importante prima di tutto sottolineare che i posti sono limitati e le prenotazioni sono necessarie, o attraverso la pagina di Primola su oooh.events, oppure scrivdo ad arenadelleballedipaglia@gmail.com o via Whatsapp al 333/4183149.
Tornando al 29 luglio, «ci chiederemo se “C’è vita nel Grande Nulla Agricolo?” – spiega Mario Baldini, presidente di Primola -, con tre puntate speciali del podcast di Nicolò Valandro, condite con tanto di cortometraggi horror e fantastici con galline giganti e cocomeri spaziali. In apertura, alle 21, avremo il rapper Max Penombra insieme a dj Nersone con l’omaggio a Lucio Dalla Dallalicious».
Venerdì 30 alle 18.30 è in programma un «concerto-escursione» di Fabrizio «Caveja» Barnabè, tra calanchi e terra-cotta (prenotazioni al 349/3523188). Alle 21 suoneranno sul palco gli Indianizer, fra ritmi tropicali e azzardi psichedelici, seguiti alle 21 dagli Uhuru Republic, matrimonio elettronico fra Italia e Kenya con tanto di performance di live painting.
Sabato 31 alle 20.45 si esibirà il Duo Bucolico, consolidata formazione romagnola all’insegna del «cantautorato illogico d’avanguardia» e alle 21.45 salirà sul palco dell’arena Jacopo Fo, con il monologo «Sesso Zen Remix».
Domenica 1° agosto alle 21 aprirà la serata il cantautore Giovanni Succi dei bachi da Pietra in un suo particolarissimo omaggio musical-teatralizzato a dante Alighieri, dal titolo «L’arte del selfie del Medioevo». Alle 22.30 chiuderanno il programma gli elettronici Muvic, specializzati nelle sonorizzazioni del vivo di vecchi film; per l’occasione verrà proiettato il suggestivo Olympia di Leni Riefenstahl.
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