Romagna faentina, torna il turismo con numeri in crescita: Faenza (+41% sul 2020), Brisighella (+55%) e Riolo (+62%)

Riccardo Isola - Timidi segnali di recupero per il turismo nella Romagna faentina. La Regione in questi giorni ha pubblicato le statistiche dei primi sette mesi del 2021. Rispetto all’anno 2020 i numeri segnano una positività diffusa con Faenza e Riolo che crescono sia per gli arrivi che per le presenze mentre Brisighella rispetto allo scorso anno segna ancora un -15% di pernottamenti.

FAENZA 
E’ sicuramente il capoluogo dell’Unione della Romagna faentina a detenere lo scettro di meta turistica per eccellenza sul territorio. Da gennaio a luglio i turisti sono stati 19.337 (16.133 italiani e 3.202 stranieri) con 57.326 pernottamenti (44.416 per gli italiani e 12.910 per gli stranieri). La crescita in termini percentuali, rispetto all’anno scorso è così di un +41% per gli arrivi, ma che si attesta ancora a -48% rispetto al 2019, e una variazione di +33% sui pernottamenti rispetto al 2020 e – 38% sul 2019. Nei singoli mesi molto bene luglio con 5.532 arrivi (italiani e stranieri) mentre a gennaio si è fermata a quota 1.427. Sul versante pernottamenti i mesi più frequentati sono stati luglio (16.235) e giugno (9.739) mentre a gennaio di si è fermati a quota 4.911. Le scelte di dove pernottare cadono principalmente nei servizi alberghieri con quasi 15.000 turisti mentre 4.398 hanno deciso di andare in strutture extra alberghiere.

BRISIGHELLA
Per quanto arrivi turistici (numero di check in nelle strutture ricettive) nei primi sette mesi del 2021, sono oltre 4.000 i turisti accorsi da tutta Italia e dall’estero per ammirare le bellezze naturali ed artistiche di Brisighella, turisti che hanno originato oltre 8.000 pernottamenti. Il dato è assai confortante se confrontato a quello dello scorso anno, segnato dall’emergenza pandemica, e oltremodo positivo per quanto riguarda il mese di luglio 2021 con +10,5% di arrivi rispetto al mese di luglio 2019 (+14,6% di arrivi dall’Italia).  Il periodo più florido è stato luglio con 1.803 arrivi tra italiani e stranieri mentre quello più scarso è stato marzo con sole 43 unità. 

RIOLO TERME
La città d’acque dell’Unione riprende il suo appeal anche se con numeri fortemente condizionati dalla pandemia. Gli arrivi fino a luglio sono stati3.429 di cui solo 624 stranieri. Una performance che vede Riolo crescere, rispetto all’anno scorso, del 61% ma calare del 67% rispetto al 2019. I pernottamenti arrivano a quota 19.566, la stragrande maggioranza rappresentata da italiani (16.498 unità) rispetto agli stranieri (194). Se rispetto a due anni fa questi calano del 46% cresce la performatività rispetto all’anno scorso del 46%. A Riolo si continua a scegliere il servizio alberghiero anche se cresce la voglia di sperimentare esperienze di relaz e ricettività diverse da alberghi e hotel.

CASOLA VALSENIO
A Casola gli arrivi sono stati 925 (erano 329 nel 2020) e le presenze 1.988 contro le 637 dell’anno scorso. La variazione in percentuale, seppur i numeri sono quantitativamente più bassi rispetto agli altri comuni, segnano un +181% negli arrivi e un +212% nelle presenze. Ininfluenti sono invece Castel Bolognese e Solarolo.