Romagna, Casadei (Federalberghi): "Le strutture che aprivano 'ad hoc' quest'anno rimarranno chiuse"

Le incertezze legate ai Dpcm incombono come una spada di Damocle sulle strutture ricettive della costa, che in gran parte sono rimaste chiuse per evitare spese che, nel peggiore dei casi, non si potranno ammortizzare. A raccontarlo è il presidente di Federalberghi Gianni Casadei. «Il problema principale - spiega il presidente - è dato dalle incertezze sulle regole, che cambiano di giorno in giorno. Dare la possibilità ad un albergo di tenere aperto e, allo stesso tempo, costringerlo a servire i pasti in camera equivale a dire “tenete chiuso”. I cambiamenti repentini a cui siamo ormai abituati stanno danneggiando la categoria perchè impediscono di pianificare l’attività. Qualcuno si è messo in moto per il periodo natalizio, ma con questa incertezza si rischia di non rientrare dalle spese». Sui circa trecento alberghi che fanno capo a Federalberghi, da Tagliata a Milano Marittima, quelli che erano soliti stare aperti tutto l’anno continueranno a farlo, mentre nessuno di quelli che aprivano appositamente lo farà. «Quelli che rimarranno aperti sono piccoli e funzionano “a chiamata”, pertanto continueranno l’attività. Quello che quest’inverno mancherà è l’apertura di una ventina di strutture che aprivano ad hoc dopo la stagione estiva, tra Natale e Capodanno, sfruttando gli eventi del territorio». Guardando ai prossimi mesi, la situazione, per Casadei, non migliorerà. «Io immagino una stagione difficile come quella appena trascorsa e voglio essere ottimista. E’ chiaro che ipotizzare una stagione con 600 morti al giorno è complesso: l’estate scorsa le persone avevano l’esigenza di venire in vacanza per lasciarsi alle spalle il  primo lockdown, ma non so se questo si ripeterà». Ad incidere, per il presidente, è anche un altro fattore. «Il ricordare che quello che stiamo vivendo è frutto di leggerenze estive peggiora le cose:  se è vero che il virus si manifesta in quindici giorni è matematico che a novembre non si stia scontando luglio». Una speranza, per Casadei, è che si ripristino i buoni vacanza. «Sono stati utili, ma purtroppo non verranno rinnovati e questo è un problema: mi auguro che ci sia un ripensamento perchè parecchie famiglie ne hanno beneficiato. Circa l’80% della somma complessiva dei bonus è stata spesa in Romagna, ma chi l’ha già utilizzato non lo può rimettere in campo per il 2021. Il Governo, al momento, ne ha solo posticipato la scadenza, speriamo che ci ripensino. L’ottimismo - conclude Casadei - non dovrebbe mai mancare, ma la situazione è seria. Noi siamo pronti a fare la nostra parte, ma la categoria sta soffrendo parecchio, riaffrontare una nuova stagione come quella passata sarebbe troppo difficile».