Sandro Bassi - E’ tutto pronto, sia nel contenuto che nel contenitore, per l’ex Casa Cantoniera di Borgo Rivola, proprio in fregio alla strada provinciale «Casolana», trasformata in edificio plurifunzionale del Parco della Vena del Gesso; ospita uno dei pochi musei al mondo dedicati ai fenomeni carsici nei gessi, ma anche un punto di ristoro ed un ostello, utilissimi per il pernottamento degli escursionisti che stanno ricominciando a percorrere il crinale della Vena, già facente parte del Cammino di Sant’Antonio, dell’Alta Via dei Parchi e della Via dei Gessi e dei Calanchi (da Bologna a Faenza per le colline in 7-8 giorni) e, in un molto vicino futuro, della Via dei Gessi (da Imola a Faenza per la Vena in 3-4 giorni).
L’idea di convertire l’ex Casa Cantoniera a struttura museale ma anche turistica ed escursionistico-ricettiva si deve a Massimiliano Costa nel suo mandato di direttore del Parco; la realizzazione è stata condotta dagli speleologi del Gam Mezzano e Federazione Regionale. «Si tratta di sei stanze in cui si alternano pannelli illustrativi, oggetti evocativi ed un terrario-acquario - spiegano gli autori del progetto, Piero Lucci e Massimo Ercolani - e non mancano nove postazioni multimediali interattive; abbiamo evitato esposizioni meramente estetiche, di minerali, fossili o cristalli nonché di altri reperti che per quanto importanti avrebbero creato equivoci: qui abbiamo voluto creare un percorso dedicato alla geodiversità, di cui la Vena costituisce un esempio sublime, e alla sua biodiversità».
In soldoni, la prima stanza introduce il grande tema delle peculiarità geologiche della Vena, la seconda «parla» dei sistemi carsici di attraversamento con riferimenti pratici al Rio Stella-Rio Basino che passa da parte a parte le viscere di Monte Mauro, dopodiché si tratta delle grotte nei gessi dell’Emilia-Romagna, del loro significato e valore come «archivi sotterranei», dei loro rapporti con l’uomo e infine del loro ruolo nella conservazione della biodiversità (pannelli, un video ad alta definizione sui pipistrelli e un acqua-terrario con invertebrati ipogei).
Ma c’è, come detto, anche la parte «alberghiera» costituita da dodici letti in tre stanze ed un punto-ristoro con bar; pellegrini ed escursionisti troveranno anche arredi da cucina (tavoli, piatti, bicchieri, posate) per consumare le vivande da loro portate, oppure potranno contare su una vicina pizzeria (proprio a Borgo Rivola, di recente apertura), o su un poco più lontano (prima del ponte dei «Monteroni», verso Casola) ristorante.
Deve ancor esser individuato - ma è questione di poco - il gestore tramite un bando del Parco della Vena del Gesso, il quale ha in carico l’ex Casa Cantoniera a sua volta ceduta in comodato gratuito al Comune di Riolo dalla Provincia di Ravenna che fino a pochi anni fa la possedeva e la utilizzava come tale.